Per il bicentenario della nascita del Bàb, concerto alla Cuba di Villa Sperlinga
La comunità Bahà’ì di Palermo celebra il bicentenario della nascita del Bàb con un concerto alla Cuba di Villa Sperlinga, in programma mercoledì 9 ottobre alle 16:30, con ingresso libero. Fabio Greco accompagnerà al pianoforte il soprano Sanam Ighani.
Scopo del concerto è celebrare il bicentenario della nascita del Bàb, il precursore della Fede Bahà’ì, avvenimento che coinvolge oltre 200 località italiane e migliaia di altri luoghi in tutto il mondo. A duecento anni dalla Sua nascita, l’influenza, l’attualità e l’universalità del messaggio rivoluzionario del Bàb, antesignano dei moderni diritti umani, ispirano i bahà’ì di tutto il mondo a ricordarLo in una storica celebrazione.
Il Bàb (1819-1850), al secolo Siyyd ‘Alì-Muhammad, nacque a Shiraz, città della Persia, da un mercante persiano. Bambino dotato di una conoscenza intuitiva ed innata che lasciava attoniti tutti quelli che Lo incontravano, il Bàb una volta cresciuto, fu conosciuto da tutti per la Sua integrità ed onestà. Nel 1844, quando era un giovane venticinquenne, Egli assunse il nome di Bàb, un titolo arabo che significa “Porta” e che indicava la Sua missione di annunciare l’avvento di un altro profeta, quindi un’altra “Manifestazione” di Dio: Bahà’u’llàh, il fondatore della Fede Bahà’ì.
I Suoi insegnamenti spirituali, morali e sociali – ad esempio il miglioramento della condizione dei poveri del Suo paese, della posizione delle donne, l’importanza di una condotta morale irreprensibile e di un comportamento gentile ed affettuoso con tutti, la condanna dell’influenza che un clero corrotto esercitava su una popolazione tenuta nell’ignoranza – attrassero fin da subito molti tra i sacerdoti del clero sciita, alti dignitari della corte e naturalmente gente comune, al punto che le autorità del Paese temettero per la stabilità del loro potere e per il loro controllo sulle masse ed intrapresero una persecuzione nei confronti dei seguaci del Bàb che portò alla barbara uccisione di oltre 20.000 di loro ed alla fucilazione del Bàb stesso, il 9 di luglio del 1850.
L’eco del movimento bàbì e delle gesta del Suo fondatore non tardò a giungere in Europa ed in America. Storici e orientalisti europei, come Ernest Renan, il De Gobineau, Michele Lessona, A.L.M. Nicolas, E.G. Browne, A. Bausani e nel mondo dell’arte l’attrice di teatro Sara Bernhardt , pubblicarono numerosi scritti sul Bàb e sul movimento Babì.
Il concerto vede al piano Fabio Greco, poeta musicale palermitano, che è noto per il forte minimalismo e per il percorso onirico delle sue composizioni, come in” Escape” e “Resilienza”, che lo hanno imposto all’attenzione del pubblico. Altre sue composizioni sono “Silente ancora”, recentemente eseguito per le Notti Bianche dell’Unesco, “Tormento“, romantica ballata che sfocia in una scena della pazzia e richiama alla mente la donizettiana Lucia di Lammermoor, e ancora “Segreti”, che ha segnato un memorabile Tramonto alle Egadi.
Sanam Ighani, soprano di origine persiana, da due anni ormai forma un sodalizio artistico con Fabio Greco. Con il ricamo della sua voce ora dolce, ora possente, ora impetuosa, ha saputo cogliere l’essenza di queste opere contemporanee ed ha fatto nascere un duo di straordinaria espressività artistica.
Nelle foto allegate i due artisti (Sanam Ighani e Fabio Greco) e il Mausoleo del Bàb sul Monte Carmelo in Israele, ormai Patrimonio Artistico dell’Umanità.