XXXIX anniversario dell’uccisione del Procuratore capo di Palermo, Gaetano Costa
Oggi ricorre il XXXIX anniversario dell’uccisione del Procuratore capo di Palermo, Gaetano Costa, in un agguato mafioso in via Cavour il 6 agosto 1980. La cerimonia in suo suffragio si è svolta presso la chiesa di San Giovanni dei Napoletani, in piazza Marina. Successivamente, una corona di alloro è stata deposta, alla presenza del primo cittadino di Palermo e delle massime autorità civili e militari della Città, sulla lapide che ricorda il luogo dell’omicidio.
“Oggi facciamo memoria del procuratore Costa ucciso dalla mafia in quel terribile 1980 di sangue – ha dichiarato il sindaco Leoluca Orlando -. Costa era un magistrato colto e intransigente, costretto a operare in condizioni di isolamento dentro lo stesso Palazzo di Giustizia e spesso considerato con ostilità anche dai suoi colleghi. Rendere memoria al Procuratore Gaetano Costa è riconoscere che egli ha compiuto il proprio dovere con professionalità e dedizione sino all’estremo sacrificio, e che resta a noi il compito di proseguire su un cammino che ha liberato la Città dal governo della mafia, ma non ancora dalla mafia armata e affaristica”.
«Oggi vogliamo rivolgere un pensiero commosso alla memoria di Gaetano Costa, Ninni Cassarà e Roberto Antiochia, fedeli e valorosi servitori dello Stato, uccisi solo perché facevano, bene, il proprio lavoro. E’ doveroso, infatti, onorare la memoria di uomini che con coraggio, anche a costo della vita, hanno saputo tracciare un percorso di legalità e di impegno quotidiano contro ogni forma di criminalità».
Lo afferma, in una nota, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, in occasione del 39mo anniversario dell’uccisione del procuratore della Repubblica di Palermo, Gaetano Costa e della 34ma ricorrenza degli omicidi del commissario di polizia Ninni Cassarà e dell’agente Roberto Antiochia.