Il presidente della Regione Musumeci a Siracusa riapre il castello di Eurialo

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«Oggi abbiamo riaperto al pubblico il castello di Eurialo, a Siracusa. Era chiuso da tempo, a seguito di un devastante incendio. La imponente fortezza, del quarto secolo avanti Cristo, torna ad essere visitata da turisti e studiosi. Il direttore di quel Parco archeologico, da me nominato due mesi fa, ha così raggiunto il primo obiettivo, collaborato dai nostri operai della Forestale. Ora servono al castello l’impianto di illuminazione, la segnaletica, più servizi ed i pannelli per la ricostruzione tridimensionale del sito. Lo stesso faremo negli altri parchi dell’Isola. Mentre le cornacchie della politica svolazzano, noi lavoriamo per una Sicilia migliore».
Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, a margine stamane a Siracusa della riapertura del sito archeologico. Oltre sette ettari di terreno sono stati liberati da erbacce e alberi bruciati; sono state posizionate le nuove staccionate, ripristinati alcuni cavidotti e tagliati gli alberi di grande fusto. Interventi programmati dal Parco e realizzati con il prezioso contributo del personale della Forestale che ha permesso la messa in sicurezza del sito.
Nel 2018, a causa di un incendio, il sito era stato chiuso al pubblico per motivi di sicurezza e oggi, grazie all’impulso dato dalla creazione del Parco e alle sinergie create tra amministrazioni regionali, il Castello ritorna a essere meta dei siciliani e dei tanti turisti che visitano Siracusa.
Note storiche
Il Castello Eurialo, che prende il nome del promontorio su cui è stato costruito (dal greco Euryelos), era il punto di forza della geniale strategia difensiva di Dionigi a Siracusa.
Costruito tra il 402 e il 397 a.C. sulla sommità di una sella rocciosa, la fortezza si collega a Nord e a Sud alle mura dionigiane che circondano interamente l’altopiano sovrastante la città antica. L’imponente fortificazione, di cui rimangono significativi resti, subì nel tempo varie modifiche, soprattutto ad opera di Agatocle e di Gerone II.
Dopo la conquista romana della città nel 212 a.C. ad opera del console Marcello, il grande complesso militare dell’Eurialo fu modificato fino all’età bizantina a causa della minacciata invasione arabo-magrebina. Durante il periodo della seconda guerra mondiale, il sito divenne riparo per i reperti archeologici custoditi al Museo archeologico di Siracusa, grazie alla sua fitta rete di cunicoli sotterranei. Dopo una lunga chiusura in seguito ai danneggiamenti subiti per il terremoto del 1990, nel mese di settembre del 2016 viene inaugurato l’antiquarium dove sono esposti alcuni reperti: una spada, un elmo e alcune palle di catapulta. Il tutto supportato da un apparato multimediale che narra la storia e le vicissitudini del castello.
Elemento principale del castello era il mastio di forma trapezoidale difeso da cinque grandi torri e per raggiungerlo bisogna superare tre cinte murarie e tre fossati. Tutta l’area era attraversata da gallerie sotterranee che consentivano il passaggio delle guarnigioni e dei rifornimenti.
Oltre il mastio vi era una grande caserma, ove si trovava la porta d’ingresso al castello, aperta su un muro spesso 5 metri. La costruzione presentava elementi strategici per cogliere di sorpresa gli assalitori: il complesso succedersi di gallerie permetteva di spostare i soldati da un punto all’altro della fortezza senza essere visti; inoltre, a Nord delle mura, si trovava la “porta a invito” (opera a tenaglia). Chi avesse tentato di entrare si sarebbe trovato circondato sotto l’attacco delle milizie del castello.

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