Blutec, Cisl e Fim su nuovo sequestro preventivo: “Preoccupati, si cerchino altre ipotesi industriali”
“Il quadro diventa ogni giorno più complesso, ancora un sequestro preventivo nei confronti di Blutec, con cui sono stati bloccati 16 milioni alla società e ai suoi amministratori nell’ambito dell’indagine sulla presunta distrazione di finanziamenti pubblici. Siamo preoccupati perché i lavoratori non possono vivere di promesse, servono soluzioni concrete. Il silenzio delle istituzioni, nazionali e regionali, su questa vertenza e sul futuro di circa mille lavoratori e le loro famiglie è incomprensibile”. Cosi Antonino Nobile segretario generale Fim Cisl Palermo Trapani e Giacomo Raneri coordinatore Fim Termini Imerese, commentano la notizia del nuovo sequestro preventivo nei confronti di Blutec. “Al di là della vicenda giudiziaria, della quale seguiremo gli sviluppi, bisogna riaprire il tavolo al Mise e discutere di altri possibili investitori per il rilancio dell’area industriale termitana, dopo anni e anni di progetti campati in aria, è giunto il momento di aprire a nuove soluzioni industriali con aziende affidabili che sappiano valorizzare la grande professionalità dei lavoratori di Termini Imerese nel settore automotive”. Il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana conclude “ieri la grande protesta dei lavoratori Almaviva, oggi il riaccendersi delle ansie e incertezze per i dipendenti Blutec, il nostro territorio è soffocato da vertenze che coinvolgono migliaia di famiglie e per affrontare le quali, serve il coinvolgimento di tutte le istituzioni, da quelle locali a quelle nazionali, perché stiamo vivendo una grave emergenza lavoro che non lascia intravedere speranze per il futuro del nostro tessuto economico” .