Il ricordo di Boris Giuliano, Capo della Squadra Mobile di Palermo, nel 40° anniversario dell’uccisione
Nel 40° anniversario dell’uccisione di Boris Giuliano, Capo della Squadra Mobile di Palermo, il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha dichiarato che “Giuliano fu ucciso in un periodo buio della città che vide cadere decine di uomini dello Stato, magistrati, appartenenti alle forze dell’ordine.
Impegnato in tante indagini anche sui legami fra mafia e massoneria e mafia ed appalti, pagò con la vita la propria capacità di utilizzare metodi e strumenti innovativi per l’epoca, per fornire alla Magistratura le prove che allora troppo spesso risultavano “insufficienti” nei processi di mafia”.
Il vice Sindaco, Fabio Giambrone – che ha partecipato in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, alle cerimonie commemorative – si è detto “grato alla Questura e ai familiari per aver organizzato una commemorazione che è anche importante momento per ribadire l’impegno delle Forze dell’ordine e di tutte le Istituzioni contro ogni mafia”.
“Boris Giuliano era un poliziotto all’antica, ma con visioni moderne già oltre quarant’anni fa. Con lungimiranza aveva, infatti, intuito come il traffico di stupefacenti tra Sicilia e America fosse alla base dell’arricchimento della mafia. E per questo motivo fu tra i primi investigatori a cadere sotto i colpi di Cosa nostra, in una stagione nella quale anche altri moltissimi servitori dello Stato furono uccisi perché facevano il proprio dovere. Alla famiglia, in questo giorno di memoria, va la vicinanza del governo regionale e l’apprezzamento da parte della comunità siciliana”.
Lo scrive su Facebook il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci che parteciperà stasera a Piazza Armerina alla cerimonia, organizzata dal Comune Ennese, per ricordare il capo della Squadra mobile di Palermo, ucciso dalla mafia il 21 luglio 1979. L’iniziativa si terrà a partire dalle ore 20 nella biblioteca comunale.