Cala il sipario su un Festino straordinario: Oltre mezzo milione di persone nelle strade e nelle piazze di Palermo

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Con la processione religiosa delle Sacre Reliquie della Santuzza per le vie della città si è ufficialmente concluso il 395° Festino di Santa Rosalia Palermo che ha registrato, nella notte del 14 Luglio, la presenza record di oltre mezzo milione di persone.
 
È stata un’edizione storica sotto diversi punti di vista: dall’unione dei programmi Religioso e Artistico, pensati con l’obiettivo di coinvolgere tutti i cittadini devoti, alla realizzazione del Carro Trionfale all’interno della Casa di Reclusione Calogero di Bona – Ucciardone, con il coinvolgimento diretto dei detenuti, nell’ottica di un processo di inclusione sociale e di riscatto che vada oltre i giorni della festa.
 
Tante altre ancora le novità assolute che hanno contribuito al successo del 395° Festino a cominciare dal programma #aspettandoilfestino2019 che da Marzo a Luglio, con una serie di appuntamenti artistico-culturali, ha accompagnato i palermitani alla celebrazione finale della Santuzza. E poi ancora il ripristino, dopo cento anni, del rito dell’Offerta della Cera, evento che ha inaugurato il 395° Festino, coinvolgendo in un unico corteo tutte le Confraternite devote a Santa Rosalia e i cittadini, laici e credenti.
 
Il riconoscimento e l’apprezzamento da parte delle migliaia di persone che hanno partecipato, come mai in precedenza, la notte del 14 Luglio, inoltre, è stato possibile grazie ad un coinvolgente programma artistico, pensato dal Lollo Franco e Letizia Battaglia, che ha portato a Palermo, tra gli altri, compagnie di artisti internazionali garantendo spettacoli stupefacenti e avvincenti, resi possibili grazie al perfetto coordinamento e gestione della imponente macchina organizzativa diretta da Vincenzo Montanelli.
 
Una straordinaria squadra ha preparato al meglio ogni aspetto di questo Festino, simboleggiato da un Carro maestoso e da uno spettacolo che ha emozionato, divertito e coinvolto, mostrando tante eccellenze palermitane fra musicisti, attori, ballerini e acrobati e coinvolgendo straordinari artisti stranieri” ha dichiarato il Sindaco Leoluca Orlando.
 
La notizia, infine, dell’evasione di uno dei tredici detenuti coinvolti dall’inizio nel progetto, grazie ad un’oculata e sapiente gestione della criticità da parte della Direzione  dell’Ucciardone, del Magistrato di Sorveglianza di turno e all’intercessione del Sindaco Leoluca Orlando, di Lollo Franco e Vincenzo Montanelli, responsabile anche della gestione dei detenuti fuori dall’Ucciardone, non ha vanificato il processo di inclusione sociale facendo sì che, al di là del gesto sconsiderato di una sola persona, gli altri componenti del gruppo di detenuti avessero la possibilità di spingere il Carro Trionfale e concludere il progetto.

“E’ stato un Festino straordinario ed ordinario allo stesso tempo. Straordinario nei numeri e nei contenuti. Ordinario nell’aver confermato la devozione che unisce Palermo e i Palermitani a Santa Rosalia e nell’aver confermato questo momento di festa come momento di unione della città, di impegno e di speranza per il bene della comunità e dei suoi cittadini” –  ha sottolineato il Sindaco Leoluca Orlando -.
“Oltre mezzo milione di persone nelle strade e nelle piazze – ha detto Orlando – oltre mezzo milione di palermitani e turisti a conferma di una Festa capace di attrarre ed unire. Questo successo si deve a tanti elementi. Il primo è senza dubbio il coinvolgimento dei quartieri e dei mondi vitali di Palermo nella sua organizzazione. Da marzo, decine di eventi grandi e piccoli, momenti di conoscenza della storia della Santa e momenti di riflessione su cosa voglia dire oggi la devozione per Santa Rosalia e il suo messaggio. Decine di artisti, musicisti, giovani, detenuti, semplici cittadini di tutte le etnie palermitane. Una straordinaria squadra ha preparato al meglio ogni aspetto di questo Festino, simboleggiato da un carro maestoso e da uno spettacolo che ha emozionato, divertito e coinvolto. Un carro realizzato e poi manovrato fra la folla da palermitani e palermitane nati a Palermo e nati in altre città e paesi, lavoratori, disoccupati, detenuti. I tanti volti di una città che riconosce in tutti e in ciascuno la possibilità del cambiamento e che a tutti e a ciascuno riconosce e affida la responsabilità del cambiamento e del bene personale e della collettività. Un Festino straordinario nell’aver unito e fatto dialogare le sue due anime, quella religiosa e quella laica, simboleggiate da Rosalia e dal Genio, in una straordinaria rappresentazione simbolica di quella Palermo che guarda oltre le differenze e anzi le valorizza, ne fa punto di forza per la crescita e per la forza della comunità. Un grande grazie va a Lollo Franco, Letizia Battaglia e Fabrizio Lupo, insieme a tutti coloro che li hanno coadiuvati, per averci regalato tanti mesi ed una sera di festa ed orgoglio”.

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“Quella di ieri è stata una serata magica – ha sottolineato l’assessore alle Culture Adham Darawsha – un Festino bello, sentito e partecipato da oltre 500 mila persone. Tutto ha funzionato alla perfezione, a partire dall’Amministrazione e dagli uffici dell’Assessorato alla cultura, con la giusta scelta di un bando biennale permettendo una attenta programmazione, fino agli aspetti legati alla sicurezza, con uno straordinario lavoro da parte delle Forze dell’ordine, della Protezione civile, dei volontari. Ma straordinario è stato anche il lavoro di preparazione che ha coinvolto ovviamente gli amici della Curia, le Confraternite e poi gli artisti, gli organizzatori, i volontari, i detenuti, i ragazzi dell’accademia, i musicisti del Teatro Massimo… Tutti hanno contribuito a fare di questo Festino, magistralmente pensato da Lollo Franco e Letizia Battaglia, una straordinaria festa di Palermo e dei palermitani, un momento che ha riunito una comunità fatta di persone e storie che assieme costituiscono quel mosaico che è la nostra città”.

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