Omicidio Basile, Musumeci: “Rispetto delle regole la sua ragione di vita”
«Filippo Basile era un funzionario irreprensibile che aveva fatto del rispetto delle regole e del senso delle istituzioni la sua ragione di vita. La sua condotta morale è stata interrotta soltanto dal piombo di chi invece aveva nutrito la propria attitudine criminale annidandosi all’interno delle sacche dell’illegalità presenti nella Pubblica amministrazione».
Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, in occasione del ventesimo anniversario dell’uccisione di Filippo Basile, capo del personale dell’assessorato regionale all’Agricoltura.
«Basile – continua il governatore – non piegò lo sguardo di fronte alla protervia della disonestà e non girò la testa davanti al malaffare. Nel ventesimo anniversario del suo sacrificio, niente e nessuno potrà lenire il dolore dei familiari, ma possiamo certamente trasmettere la consapevolezza che il suo nome è oggi più che mai un esempio per tutti i siciliani onesti».
“Alla presenza del Vice Sindaco di Palermo Fabio Giambrone, sono stati deposti dei fiori sul luogo dove il 5 luglio del 1999, venne ucciso Filippo Basile, l’impiegato regionale dell’Assessorato all’Agricoltura, “colpevole” di avere fatto il proprio dovere, istruendo il procedimento per licenziare Nino Sprio, condannato per truffa.
È uno dei pochi casi dove si conosce l’esecutore e il mandante. Un dipendente della Pubblica Amministrazione dedito al dovere da prendere ad esempio. Il luogo dove è avvenuto l’omicidio era una discarica dove veniva depositato di tutto, oggi é stato recuperato come luogo della memoria che molti hanno perduto.
Alla deposizione dei fiori hanno presenziato Giovanni Abbagnato in rappresentanza di Solidaria e i presidenti della 5^ e 6^ circoscrizione Fabio Teresi e Marco Frascapolara“.
Lo afferma Pino Apprendi presidente dell’Associazione Antigone Sicilia che ha organizzato l’iniziativa.