L’attualità di Pirandello con “Sei personaggi in cerca d’autore”

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Piradello fa sempre bene. Questo è quello che pensavo mentre, l’altro giorno, assistevo al teatro Biondo di Palermo, al suo bellissimo dramma “Sei personaggi in cerca d’autore” prodotto dal Teatro Stabile di Napoli, dal Teatro Nazionale e dal Teatro Nazionale di Genova, con la regia di Luca De Fusco. In quest’opera capolavoro, il grande drammaturgo siciliano affronta un tema che gli è molto a cuore e che è quello dell’impossibilità di rappresentare la realtà giacché questa è un’illusione mutevole a seconda di come è vista e intesa da ciascuno di noi.

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In questa bellissima opera sei personaggi, con le loro drammatiche e dolorose storie di vita vissuta, irrompono sulla scena nel bel mezzo delle prove de “Il giuoco delle parti” dello stesso Pirandello, chiedendo di potere essere fatte proprie dall’autore e rappresentate dal regista e dagli attori. Questi personaggi infatti sono stati creati per un romanzo mai pubblicato e adesso anelano a raggiungere l’eternità, dato che gli uomini muoiono mentre i personaggi delle opere vivono per sempre. Man mano che gli attori cercheranno di rappresentare i fatti raccontati dai personaggi però, questi ultimi si accorgeranno dell’impossibilità di far conoscere la “loro” realtà diversamente raccontata dagli attori stessi.

L’opera infatti si conclude proprio con questo dilemma e con le opposte affermazioni del capo comico, che sostiene che si tratta di finzione, e del personaggio principale, il padre, che afferma che invece loro raccontano la realtà. Bellissimo e originale l’ingresso dei sei personaggi che solitamente giungono dalla sala e che qui invece “escono” fuori da un filmato, proiettato in uno schermo cinematografico, in cerca della paternità artistica, e che li rappresenta in drammatico ed efficace bianco e nero. Inevitabilmente infatti il teorema pirandelliano è valido per qualsiasi rappresentazione teatrale o cinematografica.

Ottimo il cast di attori fra cui spiccano il grande e inossidabile Eros Pagni che interpreta il padre e, nel difficile ruolo della figliastra, la bravissima Gaia Aprea. Essenziali ma belle le scene di Marta Crisolini Malatesta (che ha creato anche i costumi) arricchite come si è detto, dallo schermo che proiettava immagini dei sei personaggi in un filmato di Alessandro Papa e da luci biancastre, realizzate da Gigi Saccomandi, che efficacemente distinguevano i personaggi dagli attori. Le musiche di Ran Bagno accompagnavano le sequenze del dramma senza distrarre gli spettatori, che hanno partecipato in silenzio a quasi tre ore di spettacolo, a dimostrazione del fatto che qualità del testo e bravura degli attori premiano sempre. Applausi convinti per tutti e grandi spunti di riflessione,  grazie al genio di Luigi Pirandello, sempre profondi e attuali.

3 thoughts on “L’attualità di Pirandello con “Sei personaggi in cerca d’autore”

  1. Condivido in pieno questa bella recensione, che mi ha fatto rivivere le emozioni che ho provato vedendo questo spettacolo!

  2. Non ho visto lo spettacolo ma conosco e amo anch’io questo testo di Pirandello. La tua nitida ed efficace sintesi invoglia a vederlo. Grazie!

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