Musumeci: “Su risorse alle ex Province Roma ci dia una risposta”. De Luca: “Lo Stato ci ha abbandonato”
«La posizione del Movimento 5Stelle contro le Province sembra la vera ragione per la quale non sono state ancora accolte le nostre richieste sulle risorse finanziarie sottratte a quegli Enti, con la complicità del passato governo di centrosinistra. Venerdì 3 maggio sarà l’ultimo giorno utile perché vengano depositati gli emendamenti alla legge di riordino recentemente varata dal Governo. È quella l’occasione per dare attuazione all’accordo che il Governo regionale ha sottoscritto con Roma».
Lo dichiara, in una nota il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, in merito al prelievo forzoso dello Stato nei confronti delle ex Province dell’Isola.
«L’interlocuzione tra il ministero dell’Economia e la Regione Siciliana – continua il governatore – non si è mai interrotta – ne riconosco il merito al vice ministro Garavaglia e al sottosegretario Villarosa – ma siamo arrivati al limite e non si può più andare oltre. E purtroppo quella che viene rappresentata appare come un’assenza di impulsi politici da parte del Governo centrale. Rivolgo, così, un accorato appello al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al vice presidente Matteo Salvini affinché non si lascino morire enti locali che ad oggi gestiscono servizi fondamentali per le comunità. Nessuno meglio di me sa quanto la corretta e sana gestione di un ente intermedio possa essere un aiuto concreto per centinaia di sindaci e quanto i territori possano trovarne giovamento».
«Personalmente – prosegue Musumeci – sono disponibile a raggiungere il presidente Conte o il suo vice a qualsiasi ora, perché mentre l’Istat descrive una ripresa economica che stenta, l’assurda decisione del Governo nazionale di penalizzare ancora i bilanci delle Province rischia di cancellare investimenti per centinaia di milioni di euro. E la Sicilia non se lo può permettere. Ma, soprattutto, la Sicilia non lo permetterà».
«Lo Stato ci ha abbandonato, non piegheremo la schiena – tuona il sindaco di Messina Cateno De Luca – ad atti di prepotenza che giustificano l’abbandono in cui versano i nostri territori a causa dell’abbandono dello Stato. Abbiamo il diritto di ricevere ciò che ci spetta per ripianare il disavanzo del 2018 e programmare gli investimenti del prossimo triennio». Il primo cittadino di Messina, oltre i sindaci, invita tutti i dipendenti della città metropolitana, i dirigenti scolastici, gli studenti, i sindacati, le Associazioni di categoria e il popolo della città e della provincia di Messina alla «Marcia della dignità».
«Domani – conclude il Primo cittadino – con la marcia dei tanti Sindaci che sosterranno la mia iniziativa, interromperemo ”assordante silenzio sui finanziamenti statali destinati alle ex province siciliane. Riuniti alle ore 9 in Piazza Antonello a Messina, protesteremo sino alla Prefettura, in cui consegnerò la mia fascia di Sindaco della Città metropolitana e mi autosospenderò dalle funzioni».