Auto bruciata a Chiara Natoli militante di Libera: la solidarietà delle Istituzioni
Giovedì scorso, in occasione della giornata in memoria delle vittime della mafia, aveva guidato il corteo organizzato da Libera a Palermo. Il giorno dopo, nel cuore della notte, le hanno bruciato l’auto, una Nissan Pixo, sotto casa, che era parcheggiata sotto casa. Vittima dell’atto intimidatorio è Chiara Natoli, la giovane attivista di Libera.
La Cisl Scuola Sicilia “esprime sostegno, solidarietà ed incoraggiamento a Chiara Natoli ad andare avanti nel suo impegno contro le mafie e le ingiustizie sociali. “Un atto ripugnante e vergognoso contro Chiara, l’intero Movimento di Libera e tutti coloro, a Palermo e in Sicilia, che continuano a lottare contro il cancro mafioso. Inquietante che l’atto criminale sia avvenuto a Palermo subito dopo la Manifestazione della “Giornata della Memoria”. Un fatto che non va sottovalutato e ci riporta in un clima dove con la violenza si vuole intimidire e condizionare l’impegno civile per la legalità di una intera nuova generazione. Contro la mafia bisogna impegnarsi ancora di più a cominciare dalle scuole. Accanto all’impegno delle forze di polizia e della magistratura per isolare e sconfiggere la mafia serve una mobilitazione permanente sul piano sociale e culturale. Il seme della violenza e della prepotenza mafiosa va estirpato con un impegno non occasionale da parte dell’intero sistema educativo scolastico. A partire da quello siciliano”.
La Cgil Palermo esprime solidarietà nei confronti di Chiara Natoli, l’attivista di Libera, impegnata nell’affermazione dei diritti e della giustizia sociale, alla quale è stata bruciata l’auto, una Nissan Pixo, sotto casa, a pochi passi da una caserma della Guardia di Finanza, a Borgo Vecchio. A Chiara Natoli, che giovedì nel giorno della memoria organizzato da Libera aveva guidato a Palermo la manifestazione nel ricordo delle vittime della mafia, il segretario generale della Cgil Palermo, Enzo Campo, esprime pieno sostegno a nome dell’organizzazione sindacale. “Forze dell’ordine e magistratura individuino al più presto i responsabili – dichiara Campo – Nessuno può essere lasciato solo nella delicata azione di contrasto alla criminalità e contro la diffusione della mentalità mafiosa e tutta la Cgil risponde manifestando solidarietà a Libera e a Chiara Natoli, opponendosi a questo gesto di inqualificabile violenza e sostenendo l’impegno comune per la diffusione dei principi antimafiosi, della giustizia, della legalità, della solidarietà. Siamo vicini a chi ogni giorno è impegnato in una azione civile e culturale nei quartieri difficili della città di Palermo, dove la presenza della mafia è ancora viva, malgrado i tanti arresti degli ultimi tempi, e si fa sentire. Ed è per questo che non dobbiamo abbassare la guardia e non fermarci ma fare fronte comune, e insieme a noi c’è il mondo del lavoro che rappresentiamo nell’affermazione dei diritti, contro ogni intimidazione e ogni minaccia”.
“A Chiara Natoli giungano la vicinanza e la solidarietà del Governo regionale, oltre all’incoraggiamento nel proseguire l’impegno contro ogni forma di illegalità. Auspico che le Forze dell’ordine, in tempi rapidi, possano fare chiarezza sull’episodio, restituendo così serenità alla giovane attivista di Libera”. Lo dichiara, in una nota, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
“Stamattina ho sentito al telefono Chiara Natoli per esprimerle, anche a nome dell’intera Commissione parlamentare antimafia, vicinanza e solidarietà”. Lo afferma Claudio Fava, che aggiunge: “La nostra non è certamente una vicinanza rituale e Chiara Natoli sa di non essere sola e di poter contare sul sostegno pieno delle istituzioni e della società palermitana. Nessun atto vigliacco potrà fermare, come ha ribadito la dirigente di Libera, il percorso di liberazione dalla mafia”. Il Presidente della Commissione ha inoltre comunicato che la dottoressa Natoli, insieme agli altri responsabili regionali di Libera, sarà audita dall’antimafia all’Ars.
“Piena e affettuosa solidarietà a Chiara Natoli e a Libera per il grave atto compiuto stanotte, a pochi giorni dalla importante Giornata della Memoria che ha portato migliaia di palermitani in piazza”. Lo afferma il Sindaco Leoluca Orlando “a nome personale e di tutta la Giunta comunale” sottolineando come “proprio quella manifestazione è la conferma che la mafia è sempre più minoritaria nella società e nella cultura dei palermitani. Una condizione di marginalità sociale che spinge ad attaccare con violenza proprio coloro che, come Chiara, animano l’azione civile e culturale del movimento antimafia”. “Confido – afferma quindi il Sindaco – che da parte degli inquirenti siano adottati tutti i provvedimenti necessari ad assicurare alla Giustizia gli autori di questo gesto vile e sono certo che Chiara, cui non mancherà il nostro sostegno, non arretrerà nel proprio impegno”.
“Il vergognoso atto di intimidazione contro Chiara Natoli, rappresentante dell’associazione Libera – aggiunge Giusto Catania, assessore del Comune di Palermo – dimostra che è ancora lunga la strada per consolidare il riscatto della città di Palermo che, ogni giorno, lotta contro le illegalità e la mafia. Esprimo solidarietà a Chiara e tutti i militanti di Libera, consapevole del fatto che è compito delle istituzioni non lasciare mai soli chi è impegnato nei quartieri della città per costruire socialità e giustizia sociale”.
“Chiara Natoli deve sapere che non è sola. Anche il mondo di Confcommercio Palermo e la parte sana della società civile sono dalla sua parte”. Lo dice la presidente di Confcommercio Palermo Patrizia Di Dio, che manifesta la solidarietà all’attivista di Libera per il grave atto intimidatorio subito. “Confcommercio – aggiunge Patrizia Di Dio – ha aderito, sia a livello nazionale che a livello locale, con convinzione alla Giornata dedicata alle vittime di mafia promossa da Libera il 21 marzo, che ha riscosso un grande successo, tanto a Palermo che nelle varie piazze italiane, a dimostrazione che la maggioranza degli italiani sta dalla parte della legalità e contro ogni mafia. Sappiamo che a Palermo l’impegno contro le mafie e anche di Libera assume una rilevanza più forte perciò a Chiara, donna di coraggio, forza e determinazione – conclude Patrizia Di Dio – chiediamo di proseguire il suo impegno civile con la stessa passione”.