Giornata nazionale in memoria delle vittime innocenti delle mafie: Sindaco di Medellin scrive a Orlando
In Colombia e in particolare a Medellín abbiamo un debito con noi stessi, con la storia del nostro passato e con le numerose vite che il narcoterrorismo ci ha portato via. Questo debito consiste essenzialmente nel fare un duello collettivo ancora in sospeso e nel riconoscere il valore di coloro che hanno dato o che hanno rischiato la vita per rimanere saldi nei loro principi.
Gli anni ’80 e ’90 sono stati segnati dalla paura della popolazione civile e anche di quelli che facevano parte delle istituzioni: ogni addio poteva essere l’ultimo, non avevamo mai avuto la certezza di tornare a casa. La demolizione dell’edificio di Monaco, l’ex residenza di Pablo Escobar, fu un atto simbolico. I simboli sono molto importanti nelle società, perché hanno la capacità di rappresentare valori collettivi: un simbolo può incarnare ciò che la gente esalta, ciò che apprezza e persino ciò che tollerano. Il Monaco nella città di Medellin era, soprattutto, un simbolo idi illegalità; un edificio abbandonato e fatiscente che, inutilmente, era ancora in piedi. E diciamo che è un simbolo perché Pablo Escobar è il volto visibile di problemi sociali molto complessi che hanno le loro radici nel potere distruttivo della mafia. Attraverso la demolizione di un simbolo insieme esaltiamo le vittime, mettendole al centro della nostra storia.
La nostra fratellanza con la città di Palermo è forte perché siamo uniti da un passato doloroso, ma soprattutto perché siamo uniti dalla forza e dalla speranza. La nostra amicizia con Leoluca Orlando e con i Palermitani si basa sulla certezza che è possibile ottenere una trasformazione morale ed etica nelle società più complesse. È una fratellanza indistruttibile.
Fico GutierrezSindaco di Medellín-Colombia