Regione, nasce la nuova scuola 0-6 anni: un sistema integrato per favorire la continuità didattica ed educativa

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Roberto Lagalla

Nasce la nuova scuola 0-6 anni: un sistema integrato per favorire la continuità didattica ed educativa. Il progetto voluto dal Governo Musumeci é stato presentato stamane a Palermo, nel corso di un incontro rivolto ai Comuni, dagli assessori regionali all’Istruzione Roberto Lagalla e alla Famiglia Antonio Scavone. A disposizione ci sono oltre venti milioni di euro. I dipartimenti dell’Istruzione e della Famiglia e l’Ufficio scolastico regionale, ciascuno nel proprio ambito di competenza, hanno già definito gli obiettivi strategici e le finalità di un Piano d’azione che rimodula il percorso formativo sin dalla nascita, introducendo numerose novità.

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La prima novità riguarda l’abbattimento dei costi a carico dei Comuni per le mense della scuola dell’infanzia. Con due milioni e mezzo di euro verrà messo a disposizione un contributo di circa 40 euro per 63 mila bambini. Altri 2 milioni e mezzo di euro serviranno, invece, per l’accoglienza gratuita di due bambini per ogni scuola dell’infanzia, per un totale di 2.386. Un dato che andrà poi calibrato in base al numero effettivo degli enti che ne effettueranno richiesta e alle specifiche esigenze di ciascun bambino. Ulteriori risorse saranno messe a disposizione, in una seconda fase, per i bambini portatori di handicap.

«Per le sezioni primavera e la scuola dell’infanzia, ovvero per la fascia d’età dai 4 ai 6 anni – dichiara l’assessore Roberto Lagalla – abbiamo stanziato oltre otto milioni di euro che consentiranno l’attivazione di un sistema didattico integrato e innovativo, basato sull’unitarietà del progetto formativo. Grazie a questo nuovo Piano abbiamo reso possibile l’abbattimento dei costi per la mensa scolastica e l’accoglienza gratuita di due bambini per la scuola dell’infanzia, 114 nuove sezioni primavera, 9 Poli didattici per ricerca pedagogica e didattica e la formazione del personale. Sarà un sistema in grado di garantire continuità didattica e innovazione, potenziando i servizi e soprattutto la ricerca che, fino a questo momento, non era stata inserita fra le priorità della scuola 0-6 anni».

Aumenta poi il numero delle Sezioni primavera, riferite alla fascia d’età dai 24 ai 36 mesi, che passano da 138 a 252, grazie a un contributo di oltre 1 milione di euro con il quale potranno essere aperte 114 nuove sedi. Questo consentirà di rispondere adeguatamente alle esigenze manifestate da tante famiglie siciliane e di potenziare il servizio, permettendone un’equa distribuzione sul territorio. Verranno inoltre incrementate le risorse a disposizione delle sezioni già esistenti, grazie a un ulteriore stanziamento di 400 mila euro. Il nuovo sistema integrato 0-6 anni prevede, in virtù dell’intesa tra l’assessorato all’Istruzione e l’Ufficio scolastico regionale, la realizzazione di un Polo didattico in ognuna della 9 province siciliane, cui sono destinati complessivamente 180 mila euro per avviare, anche in collaborazione con le Università, iniziative di progettazione e ricerca pedagogica e didattica in continuità con la scuola primaria.

Un’altra novità riguarda la formazione del personale alla quale è stato assegnato un budget di 3 mila euro per ciascuna delle 62 scuole “Polo per la formazione”, già individuate dall’Ufficio scolastico regionale, che avranno il compito di organizzare, per docenti ed educatori del territorio, due moduli di 30 ore ciascuno, dopo aver rilevato i bisogni formativi del contesto di riferimento.
Sarà invece l’assessorato alla Famiglia a guidare il percorso di regolamentazione dei servizi a favore del sistema di istruzione da 0 a 3 anni, in coerenza con quanto previsto dal decreto legislativo 65 del 2017.

«Rivolgeremo grande attenzione ai bambini, nella considerazione degli step del processo evolutivo di ciascuna persona e dei tempi differenti che lo contraddistinguono – dichiara il neo assessore alla Famiglia Antonio Scavone – nella consapevolezza che il bambino è “competente”, ovvero dispone già di nozioni, valori, criteri di valutazione sin dalla nascita, con l’obiettivo di orientare concretamente la sua esperienza attraverso un percorso educativo pensato per lui. Il Piano che metteremo in campo – ha aggiunto – sarà un vero e proprio progetto in grado di realizzare una serie di azioni finalizzate a garantire ai bambini maggiori opportunità di accesso ai servizi, con un’attenzione e una professionalità capace di rispettare la delicatezza e la complessità che accompagna la fase più importante fase della vita di ciascun individuo”.

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