Firmato il contratto dei 13.800 regionali. Era fermo da oltre dieci anni
Via libera al nuovo Contratto di lavoro per i 13.800 dipendenti del comparto della Regione Siciliana. Il documento è stato firmato oggi pomeriggio dall’Aran e dai sindacati, a oltre dieci anni dall’ultimo rinnovo.
“Con la pre-intesa, dopo 12 anni sottoscritto in serata il rinnovo contrattuale 2016/2018 del comparto non dirigenziale della Regione Siciliana”. A dichiararlo Giuseppe Messina, Segretario regionale Ugl Sicilia a margine della riunione che ha portato alla pre-intesa per il comparto non dirigenziale, sottoscritta anche da Ernesto Lo Verso, Segretario regionale Fna Sicilia, Marcello Ficile, Segretario provinciale di Palermo della categoria e Rosolino Lucchese, componente del direttivo regionale Fna.
“I 13 mila dipendenti regionali grazie al rinnovo sono allineati ai dipendenti ministeriali – aggiunge il Segretario regionale Ugl Sicilia – che nel corso degli anni erano andati più avanti con un progressione di carriera regolarizzata”.
“Ugl esprime moderata soddisfazione per il risultato raggiunto che pone fine ad una disparità giuridica perpetrata dal 2009 ad oggi -prosegue – anche se molto ancora nel prossimo proseguo della trattativa dovrà farsi per le giuste rivendicazioni dei lavoratori collocati nelle fasce più basse del contratto per i quali non mancherà l’impegno costante e quotidiano del sindacato”. “Il governo regionale, attraverso un’azione efficace e competente dei vertici dell’Aran Sicilia – sottolinea Messina – ha mantenuto la promessa, ai sensi di legge, della copertura totale del costo economico del rinnovo pari a circa 38 milioni”. “È prevista la costituzione entro trenta giorni della Commissione regionale per la classificazione del personale – conclude Lo Verso – che dovrà chiudere i lavori entro il mese di settembre del 2019”.
«Soddisfatti» Cisl e Fp Cisl siciliane, che hanno sottoscritto per mano dei segretari generali Mimmo Milazzo e Paolo Montera. Aumento medio di 90,30 euro per il triennio 2016-1018, «nella media del rinnovo nazionale». «I lavoratori attendevano stanchi. Era ora», il commento della Cisl».