Regione, danni in agricoltura: attivato fondo di solidarietà

0

Ottenuto a fine dicembre da Bruxelles il placet sul regime di aiuto, la Regione Siciliana è pronta ad attivare subito il proprio Fondo di solidarietà per i gravi danni subìti dalle aziende agricole dell’Isola nel 2018. Le risorse a disposizione per il prossimo biennio, già stanziate dal governo Musumeci, ammontano a cinque milioni di euro. Il dipartimento regionale dell’Agricoltura ha emanato le disposizioni attuative che regolano l’accesso agli indennizzi e che potranno essere richiesti nel caso in cui sia andato perso più del 30 per cento della produzione lorda vendibile calcolata sulla base dei tre anni precedenti, oppure della media triennale basata sul quinquennio precedente.

Banner Rag Giuseppe Pannullo

«Si tratta – spiega il presidente Nello Musumeci – di risorse aggiuntive che mettiamo subito a disposizione e che serviranno ad aiutare i nostri imprenditori agricoli a rialzarsi dopo un anno, quello appena trascorso, che è stato assolutamente devastante per le coltivazioni. Il nostro è un Fondo sussidiario a quello nazionale e rappresenta oggi, a tutti gli effetti, un cofinanziamento visto che quasi pareggiamo il budget riservato da Roma alla Sicilia e che ammonta, mediamente, a circa tre milioni annui. Risorse che al momento sono oggettivamente esigue e alle quali abbiamo deciso di sopperire, anche a titolo di anticipazioni, per dare immediato sollievo alla nostra economia».

In Sicilia il Fondo di solidarietà è stato istituito nel 2010 ed è stato rifinanziato dall’esecutivo di palazzo d’Orleans con la Legge di stabilità 2018. I pagamenti potranno essere effettuati a seguito dei decreti emanati dal ministero delle Politiche agricole che riconoscono le calamità naturali responsabili dei danni. Gli aiuti ricevuti a titolo di indennizzo delle perdite, saranno limitati all’ottanta per cento dei costi ammissibili. Potranno, però, arrivare al novanta per cento nel caso in cui i danni si siano verificati all’interno di zone soggette a vincoli naturali.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *