In arrivo contributi post alluvione. La Sicilia chiede risorse all’Unione europea

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Arrivano i contributi per i nuclei familiari la cui abitazione è stata compromessa dalle alluvioni che in Sicilia si sono registrate tra la metà di ottobre e i primi di novembre. Sul sito della Protezione civile regionale è stata pubblicata la direttiva che stabilisce i criteri per l’assegnazione delle risorse e la relativa modulistica per richiederle. Le domande per la concessione del contributo, destinato a coprire anche i danni subiti dalle attività economiche e produttive, dovranno essere avanzate ai Comuni di appartenenza entro trenta giorni. «Stiamo vigilando – afferma il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci – sul rispetto di tempi stretti».
Le somme necessarie verranno prelevate dal budget stanziato dalla Protezione civile e che ammonta a circa sei milioni e mezzo. Così come è indicato nella direttiva, per i danni subiti dalle abitazioni si potrà accedere a un massimo di cinquemila euro, mentre per fare immediatamente ripartire le aziende potrà essere erogata una quota massima di ventimila euro.
Per l’Isola, quello a cavallo tra ottobre e novembre dello scorso anno, è stato il periodo più piovoso dell’ultimo trentennio, capace di provocare 13 vittime, ma anche l’esondazione di fiumi e torrenti, fenomeni franosi e smottamenti, gravi danni alla viabilità urbana ed extraurbana, autostradale e ferroviaria, nonché alle infrastrutture pubbliche e a molti edifici privati, alle reti di distribuzione delle acque, alle reti fognarie e agli impianti di depurazione. Coinvolti oltre un milione e ottocentomila abitanti.
Il Dipartimento della Protezione civile regionale, guidato da Calogero Foti, nella qualità di commissario del Governo nazionale, ha definito il Piano degli interventi, eseguendo una ricognizione delle somme già spese – circa sette milioni di euro – e quantificando in 680 milioni di euro quelle necessarie per ridurre il rischio residuo e intervenire su strutture pubbliche e private.
«Adesso – sottolinea il governatore della Sicilia – abbiamo una fotografia nitida del fabbisogno economico destinato a ripristinare condizioni di sicurezza e di normalità in ogni zona colpita. L’auspicio è che almeno un terzo di queste risorse ci possa essere riconosciuto da Bruxelles, a cui abbiamo inoltrato immediatamente un dettagliato rapporto con l’obiettivo di accedere, per la prima volta, al Fondo di solidarietà dell’Unione europea. Un’attenzione che crediamo di meritare alla luce degli eventi meteorologici davvero straordinari che hanno letteralmente sconvolto l’Isola in tutta la sua interezza».

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