Contro l’imposizione dei prezzi al carburante protestano i gestori EG in Sicilia
Tempi e modi non sono ancora definiti nei dettagli ma dopo lo spegnimento delle insegne lo scorso 17 dicembre, i gestori di carburante EG in Sicilia, annunciano lo stato di agitazione e nuove iniziative di protesta: dallo sciopero a manifestazioni per le strade.
La decisione è stata presa domenica scorsa dopo una lunga riunione che si è tenuta alla sede di Confesercenti Sicilia. Una scelta che conferma gli indirizzi tracciati a livello Nazionale nel corso di un’assemblea partecipata dai direttivi della FAIB Confesercenti della FEGICA Cisl e di FIGISC Confcommercio.
“I gestori sono provati e non vogliono più restare con le mani in mano perché ne va della loro stessa sopravvivenza”, dicono i presidenti Francesca Costa (Faib Confesercenti), Nino Munafò (Fegica Cisl) e Riccardo Di Benedetto (Figisc Confcommercio). Al centro della vertenza il mancato rispetto da parte di EG degli accordi sottoscritti con la categoria il 17 luglio 2018 che sta intaccando il margine di guadano del gestore. “I contenuti normativi e quelli derivanti dagli accordi sindacali – dicono inoltre i tre rappresentanti di categoria – fissano la decisione del prezzo al pubblico al gestore e, nel contempo, vietano al fornitore di obbligare il rivenditore a rispettare un prezzo imposto. La Eg invece pretende in modo inequivocabile di cambiare le regole per essere più competitiva sul mercato, applicando comportamenti vessatori nei confronti di chi ha in gestione gli impianti di carburante”.
La Eg ha acquisito 1100 distributori Esso in tutta Italia, tra Liguria, Piemonte, Lombardia, Calabria e Sicilia. Sull’Isola i distributori EG sono circa 200 e danno lavoro a circa 700 famiglie.