Scianò (AFA): “Occorre soprattutto in Sicilia e nel Mezzogiorno una nuova politica per affrontare adeguatamente le ricorrenti calamità naturali”

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Giuseppe Scianò presidente del Centro studi "Andrea Finocchiaro Aprile"

Le numerose ed eclatanti proteste dei Cittadini di Messina, che ancora vivono nelle “baracche” costruite a seguito del terremoto del 1908, e le preoccupazioni ed i disagi manifestati dalle popolazioni di quasi tutta la Sicilia e di buona parte delle Regioni del “Sud” e del “Centro-Italia”, anche a causa delle recenti scosse sismiche e dei vari disastri ambientali che si sono susseguiti in questi giorni, meritano, innanzi tutto, la massima solidarietà ed adeguati soccorsi.

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Si tratta infatti di eventi gravissimi che rendono necessaria ed urgente una nuova “Politica” per il Territorio. Una “Politica” cioè che preveda l’adozione di interventi immediati, ma anche e soprattutto di preventive iniziative di sicurezza, di vigilanza. Occorre infatti la disponibilità di mezzi e di strutture (anche Sanitarie) che consentano di affrontare immediatamente ed adeguatamente (e meglio di quanto si sia fatto fino ad oggi) le varie calamità e le prevedibili conseguenze.

Il susseguirsi di eruzioni e di eventi  sismici conseguenti al “risveglio” dell’Etna, avvertiti ancora oggi non solo a Catania ma anche in altre Città e Provincie della Sicilia e del Continente, ne sono la conferma.

Bisogna altresì evitare gli “impaludamenti” ( Messina docet) ed evitare altresì che,- agli altri guai,- si aggiungano alla mancanza continuata di “Vivibilità”, ed alle “Negazioni” della “bellezza” e della “produttività”. Bisogna evitare soprattutto l’immobilismo.

Occorre cioè creare le condizioni affinché le aree comunque colpite dalle suddette calamità risorgano meglio di prima ed in tempi brevissimi.

Fenomeno, questo, che è già avvenuto nei secoli passati (per tutti citiamo gli esempi delle Province di Catania, di Ragusa, di Siracusa e di altre aree interessate ai terremoti epocali del periodo del “Barocco Siciliano”.

Non dobbiamo tuttavia – a nostra volta – trascurare un particolare che, per noi Siciliani di questo secolo, è di fondamentale importanza.

Bisogna, cioè, evitare la corruzione, le interferenze mafiose e malavitose di qualsiasi guerra, di qualsiasi provenienza.

Bisogna quindi che si mandino a casa e si tengano il più lontano possibile quelle forze politiche (o poteri forti che dir si voglia) e quei “politicanti” asserviti ad interessi “estranei” alla Sicilia (se non contrastanti) al rispetto dei Diritti Fondamentali del Popolo Siciliano e alle sue  esigenze di progresso, di crescita politica ed economica e di migliore qualità della vita.

Antudu!

Il Coordinatore del Centro “AFA”

Giuseppe Scianò

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