L’ex presidente della Regione siciliana Cuffaro torna a fare volontariato in Burundi

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Totò Cuffaro

Vestiti per bambini, alimenti non deperibili, computer, migliaia di occhiali da vista per i più piccoli, e ancora, le sementi di frumento e mais e persino attrezzature mediche. C’è tutto questo nel container che sta per arrivare nel Burundi, insieme con l’ex governatore siciliano Salvatore Cuffaro, Totò per tutti, che è ripartito per l’Africa per consegnare la somma di denaro raccolta di recente durante una serata di beneficenza al Teatro Massimo di Palermo e gli oggetti raccolti negli ultimi mesi con la sua onlus ‘Aiuti-Amo il Burundi’.

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Nel container, già in viaggio per l’Africa, ci sono “oltre venti scatoloni pieni di vestitini per bambini, abbiamo ricevuto dall’ospedale San Raffaele computer dismessi, un’ottica di Petralia, nelle Madonie, ha regalato 1.500 paia di montature e vetri – racconta Cuffaro – I ragazzi del Rotary che hanno fatto una raccolta di fondi, hanno portato libri, quaderni e vestiti. E ancora, generi alimentari non deteriorabili, attrezzature mediche, ad esempio, ecografi portatili, elettrocardiografi, strumenti per dentisti”. Un chirurgo in pensione ha regalato a Cuffaro “una mini sala operatoria urologica”, dice l’ex Governatore. Nel container ci sono anche “le sementi di frumento e mais – spiega l’ex Presidente della Regione siciliana, che tre anni fa ha scontato una pena a sette anni di carcere per favoreggiamento aggravato a Cosa nostra e da allora si dedica al volontariato – I loro terreni sono in condizioni di fare due raccolti di grano in un anno, lo abbiamo sperimentato con l’istituto di agraria. Basta mostrare loro come funzionano e cosi imparano la semina”. “Ci stiamo attrezzando anche per avere due mezzi agricoli, due trattori. Tutto quello che serve. E lì serve tutto – dice Cuffaro – Stavolta non resto molto tempo, per motivi familiari, ma a fine gennaio ci torno per restarci molto di più”.

Nel 2003 Salvatore Cuffaro, quando era ancora Presidente della Regione siciliana, aveva costruito un ospedale nel Burundi. “Ma stando lì abbiamo preso contatto con le strutture sanitarie del Burundi e con l’ospedale di Karousi, che è una struttura che aveva bisogno di essere aiutata – spiega ancora l’ex Governatore siciliano – Mancava tutto, e le attrezzature sanitarie le metteremo là. Ci sono anche alcuni medici che ci hanno dato la disponibilità a venire. Tutto volontariato”.

“Nel Burundi – dice ancora Cuffaro – la sanità è a pagamento, se non hai soldi non puoi ricoverarti. Noi abbiamo fatto un accordo con il governo Burundi, in cambio di aiuto gestione e soldi, 5.000 al mese, ottenuti dai fondi donati. In questo modo potranno essere ricoverati gratuitamente il 30 per cento dei pazienti”. E ci saranno anche delle incubatrici “per i bambini nati prematuri che finora sono sempre morti”. “Nel Burundi le tasse le paga il 10 per cento delle persone – spiega Cuffaro – Gli stiamo portando anche piante di viti, può essere un nuovo fronte di economia. E poi, una industria tessile dismessa, che ci hanno donato da Mazzarino e siamo in contatto per metterla lì. Per dare lavoro a una trentina di persone”.

“Tutto questo è solo un centomillesimo di quello che si potrebbe fare, però questo metodo può funzionare anche per farli restare in Africa e non farli venire”, dice ancora Salvatore Cuffaro. “E tutto questo senza l’aiuto di fondi pubblici – spiega l’ex Governatore siciliano Cuffaro – La gente lo fa con il cuore, abbiamo ricevuto anche piccole donazioni di 50 euro o cento euro, che le persone tolgono all’economia familiare”. “Io non riesco a stare fermo senza fare niente – dice ancora Cuffaro – Una cosa la devo fare. Come partire per il Burundi, ad aiutare la gente che non possiede niente”.

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