Pivetti: “A nessuno interessa nulla della Regione Siciliana. Solo candidature, correnti, poltrone”

puntuali come i treni di Mussolini, ad ogni tornata elettorale, nel centrodestra siciliano scoppiano le fibrillazioni, i distinguo, le offese, le poltrone, in essere o presunte, cordate e le correnti. E noi, siciliani con la Sicilia nel dna, con quel senso di appartenenza ad un territorio che volentieri chiamiamo Regno, siamo costretti ad assistere ai balletti della gerontopolitica nostrana che tiene sulle corde i pochi aficionaos rimasti. Salvo poi a lamentarsi dell’onda gialla, che anche qui diventerà giallo-verde con buona pace degli azzurri. Perché, è bene ricordarlo, nonostante un monumentale Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, le politiche del 4 marzo scorso ci hanno consegnato due dati. Il primo è la totale sconfitta del centrodestra, capace di perdere 25 collegi su 25, la seconda è la gloriosa passeggiata dei grillini su quella che fu la terra di Don Sturzo, Martino, Alessi e molti altri. In questo quadro, noi dell’Unione Monarchica Italiana, guardiamo con preoccupazione alla totale assenza di una linea di condotta ben definita ed alla estinzione quasi certificata di un centrosinistra che se non altro aveva il merito di essere una alternativa dialettica ai movimenti di centrodestra. Nessuno dei protagonisti di questi giorni parla di Sicilia, nessuno parla di siciliani, nessuno parla di lavoro, impresa, economia. A nessuno interessa nulla della Regione Siciliana. Solo candidature, correnti, poltrone. I monarchici siciliani, che sono tanti, tantissimi, nel segreto dell’urna esprimeranno la loro preferenza per chi cambierà totalmente registro, per chi avrà al centro della sua agenda l’interesse per la Sicilia. In buona sostanza siamo alla ricerca di chi possa davvero rappresentare il nostro mondo, fatto di giovani, di impiegati, di pensionati, di professionisti. A gennaio terremo la riunione con i coordinatori delle 9 province ed a marzo una grande assise per parlare di soluzioni e per ascoltare le proposte di tutti. Nel frattempo, chiediamo pietà ai politici nostrani, e li esortiamo a lavorare ed a non darsi al chiacchericcio sterile che non interessa a nessuno, specialmente ai tanti giovani che ogni anno lasciano questa terra.

Presidente Unione Monarchica Italiana – Regione Siciliana