“Siciliani verso la costituente” e il movimento “Mabda” al lavoro insieme nell’associazione “Casa della cultura dei popoli Italiano e Libico”
“Casa della cultura dei popoli Italiano e Libico”: sarà questo il nome dell’associazione che sta per nascere e che riunirà due sponde del Mediterraneo. Da una parte, cittadini italiani che aderiscono al movimento politico “Siciliani verso la costituente”, dall’altra cittadini libici residenti in Italia e, al più presto, anche libici e italiani che risiedono in Libia.
L’associazione nasce da un incontro tra l’on. Salvatore Grillo del Coordinamento nazionale di Siciliani per la Costituente e il prof. Mohammed Elflit, rappresentate del Movimento libico Mabda.
Secondo Elflit, grandi Paesi europei, americani e asiatici, i quali ufficialmente chiedono il disarmo delle milizie, in effetti ne sostengono ognuna un segmento, con il risultato di far divenire la Libia un grande campo di battaglia dove a scontrarsi sono soprattutto interessi esterni con l’obiettivo di controllare il Paese e le sue risorse. Inoltre, Elflit anche atteggiamenti della diplomazia italiana che non stanno creando un clima favorevole verso l’Italia, atteggiamenti sui quali Grillo ha assicurato un’azione del suo Movimento non appena avrà ricevuto prove documentali. I “Siciliani verso la Costituente” ritengono che il nuovo raggruppamento politico, che si è raccolto attorno al Mabda, sia una leva vincente in quanto estraneo allo scontro armato e anche perché rappresentativo delle autonomie civiche e della società libica in tutte le sue espressioni.
Oltre che con l’attività dell’associazione “Casa della cultura dei popoli Italiano e Libico”, Grillo e Elfit hanno stabilito di mantenere aperti i collegamenti e le reciproche informazioni e Grillo ha invitato i rappresentanti del Mabda a partecipare alla organizzazione di un convegno da tenere in Sicilia, nella prossima primavera, tra tutti i movimenti affini dei Paesi Mediterranei. Tappa che precederà il convegno sarà un incontro da tenersi il prossimo mese di gennaio, che avrà luogo in Tunisia, ovviamente a causa della situazione interna libica.