Approvato dal Consiglio comunale di Palermo il bilancio 2018. Sabrina Figuccia (Udc): “Nessuna complicità con questa maggioranza”
Di fatto, il Comune assicura servizi e livelli occupazionali facendosene carico con maggiori risorse proprie, incrementando e stabilizzando i proventi da recupero dell’evasione. Il bilancio approvato rispetta gli equilibri di parte corrente e in conto capitale e i vincoli di contenimento delle spese imposti dagli obiettivi di finanza pubblica.
Lo sforzo è massimo in presenza di tagli ai trasferimenti. Da livelli di trasferimenti di oltre 500 milioni negli anni fino al 2011, si è passati a 400 milioni nel 2012 e 2013 per scendere al di sotto dei 200 milioni a partire dal 2014. Ciò in concomitanza con l’incremento della domanda sociale. Sono, infatti, oltre 60 mila le famiglie palermitane che hanno presentato un ISEE inferiore a 5000 euro, con 20 mila famiglie con ISEE pari a zero. Ma il Comune incrementa con risorse proprie gli stanziamenti al fine di contrastare la diffusa povertà.
Emerge un sostanziale consolidamento delle attribuzioni per tutte le principali missioni. Nessun taglio di risorse comunali alla scuola ma solo la riclassificazione del “servizio ricovero minori su disposizione dell’autorità giudiziaria” dalla scuola alle attività sociali. Così come sono state meglio classificate le risorse per manutenzione strade, segnaletica stradale e pulizia caditoie dall’assetto del territorio alla mobilità e alla tutela dell’ambiente.
Il bilancio include nel triennio 295 milioni di euro per accantonamenti al Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità e oltre 24 milioni al fondo rischi contenziosi fino a coprire il 100% delle cause a rischio soccombenza (pari ad oltre 74 milioni di cui 49 milioni già coperti al 31/12/2017).
Le previsioni di entrate correnti di natura tributaria nel 2018 si attestano intorno ai 540 milioni, quelle extra tributarie sui 130 milioni. Per la prima volta il BPF affronta in maniera concreta il rapporto con le partecipate e trova le risorse.
A seguito dell’operazione trasparenza posta in essere nei rapporti con le società partecipate, sono stati definitivamente chiariti i termini del dare e avere fra le società e il Comune. Sono stati riconosciuti crediti vantati dalle partecipate per euro 28 milioni che hanno trovato copertura con apposito accantonamento già incluso in sede di rendiconto 2017. Quanto ai crediti non spettanti per complessivi 42 milioni 494 mila è stato operata nel triennio 2018/2020 l’accantonamento delle somme per fronteggiare il rischio perdite nei bilanci delle società partecipate (così distinto: 17milioni 624 mila nel 2018, 8milioni 350 mila nel 2019 e 16milioni 519 mila nel 2020). Quanto ai contratti di servizio, questi sono da rivedere nel loro complesso ma a seguito di un concreto piano di risanamento. Nessun soccorso finanziario è possibile senza un piano di risanamento dove siano analiticamente indicati gli interventi da attuare sui ricavi e sui costi, nonché sull’organizzazione della struttura e delle risorse. L’amministrazione insieme agli amministratori delle società sta lavorando intensamente per migliorare efficienza e qualità dei servizi.
Nell’ottica di garantire il percorso di miglioramento finanziario sono stati decise alcune azioni, con apposita previsione nel DUP 2018/2020. Se ne indicano alcune: Analisi e interventi sulla formazione dei debiti fuori bilancio, al fine di contrastarne la formazione; potenziamento riscossione volontaria e coattiva; riduzione dei canoni delle locazioni passive – dismissione degli immobili in fitto passivo (finalità: contenimento della spesa pubblica); vendita dei beni disponibili e assegnazioni in locazione/locazione (finalità: valorizzazione patrimonio immobiliare); programma per il recupero del patrimonio edilizio da destinare all’emergenza abitativa – assegnazione dei beni agli uffici comunali (finalità: valorizzazione beni confiscati) e aggiornamento delle informazioni catastali e integrazione dati del patrimonio e dati del Catasto (finalità: censimento del patrimonio pubblico).
Tali azioni hanno la finalità di assicurare il conseguimento di un effettivo potenziamento degli equilibri di bilancio e il progressivo consolidamento degli stessi nel tempo. “I comuni – afferma l’assessore Gentile – si trovano ad affrontare situazioni di diffusa difficoltà. Da un lato, i forti tagli ai trasferimenti e gli obblighi di accantonamenti hanno compresso la capacità di spesa, dall’altro il crescere dei bisogni sociali ha ampliato il divario fra la domanda e la capacità di risposta. In questa contesto, Palermo amplia l’offerta di welfare e protezione delle fragilità e nel contempo rafforza gli equilibri di bilancio. Si apre ora la stagione del rinnovo dei contratti di servizio con le proprie società partecipate nell’ottica di garantire servizi pubblici di sempre migliore qualità e si potenzieranno i controlli contro gli abusivi e chi viola la legalità e danneggia i cittadini onesti”.
“Nessuna complicità con una maggioranza che cambia idea ad ogni soffio di vento. In segno di protesta, sono uscita dall’Aula al momento della votazione del bilancio 2018”. Lo afferma Sabrina Figuccia, consigliere comunale dell’Udc di Palermo, che prosegue: “E’ stato davvero sconcertante ascoltare esponenti della maggioranza cambiare idea dall’oggi al domani, “compagni” di lotta e di governo, che se da una parte hanno palesemente dichiarato di essere contrari a questo bilancio, dall’altra hanno poi votato in aula a sostegno di questi conti strampalati, soprattutto sul maxiemendamento che regala circa 470 mila euro alla Rap per un servizio, quello relativo alla manutenzione delle strade, mai veramente svolto considerate le pessime condizioni dell’intera viabilità cittadina. Mi riferisco ai colleghi di Sicilia Futura, verso i quali nutro grande stima, ma che oggi mi hanno fortemente delusa, dimostrando di volere stare con due piedi in una scarpa. In sostanza, Orlando e i suoi hanno trovato questo escamotage per tappare l’ennesimo buco di un’azienda che fa acqua da tutte le parti, il paradigma perfetto di un’amministrazione che, ogni giorno che passa, scopre sempre nuove falle”.