Epurazione Ugo Forello. Giusto Catania, (Sinistra comune): “Solidarietà al collega, colpevole di lesa maestà. Il M5S dimostra la sua vera natura”

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Ugo Forello (M5S)

“L’epurazione di Ugo Forello, da capogruppo del Movimento Cinque Stelle a Palermo, dimostra la vera natura del M5S. E’ evidente che criticare il “capo” per le sue scelte politiche rappresenta un reato di lesa maestà”. Lo dichiara Giusto Catania, capogruppo di Sinistra comune a Sala delle Lapidi.
“Per cultura politica – continua – sono sempre rispettoso delle autonome scelte dei partiti tuttavia appare particolarmente preoccupante questa modalità di interpretare la democrazia da parte di un partito al governo del Paese. Esprimo solidarietà al collega Ugo Forello per la modalità con cui è stato ‘fatto fuori’ . Non voglio entrare nelle dinamiche interne ai singoli movimenti ma qualora fosse vera la ricostruzione fatta dal collega, secondo il quale è stato ‘epurato’- conclude –  solo perché ha contestato Di Maio, saremmo davanti a un fatto molto grave, che lede la dignità dei consiglieri comunali ed erode la libertà di parola di chiunque.

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“Attacco alla libertà di stampa, dileggio dei cittadini con disabilità, controllo politico sulla divulgazione scientifica, proposte di legge per vietare il lavoro agli stranieri non solo migranti. Ora anche la repressione del dissenso interno” – evidenzia il sindaco di Palermo Leoluca Orlando -.
“Per coloro che ancora avessero dubbi su ciò che sta avvenendo in Italia – continua – la “epurazione” di Ugo Forello dal Gruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle non può che suonare come un definitivo campanello di allarme sulla deriva culturalmente e concretamente pre-fascista della maggioranza di governo gialloverde”.
“Rattrista vedere quel partito, nato come movimento che diceva di promuovere partecipazione e democrazia, ridotto a mera stampella di Salvini di cui scimmiotta metodi e proposte, in una folle corsa verso l’oscurantismo”.
In questo clima – conclude – non si può che chiamare alla resistenza tutti coloro che hanno a cuore non tanto la democrazia formale, quanto la possibilità di civile convivenza e il futuro del nostro paese e delle nostre comunità”.

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