Disegno di legge sull’abusivismo edilizio, Musumeci: “Anci ha preso un abbaglio”. M5S: “Ddl inutile”

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“Il disegno di legge presentato dal governo regionale richiama i sindaci alla necessità di far sgomberare le case abusive che, per loro ubicazione, potrebbero trasformarsi in trappole mortali per chi le abita. Credo, quindi, che la delegazione dell’Anci Sicilia abbia preso un grosso abbaglio o sia mossa da malafede”.
Lo afferma, in una nota, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, in merito alle dichiarazioni rilasciate stamane dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando, a margine dell’incontro tra una delegazione di primi cittadini e il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, in merito all’abusivismo edilizio e al dissesto idrogeologico.
“Quanto alle competenze e alle risorse finanziarie per far fronte alla demolizione della abitazioni abusive – continua il governatore – abbiamo già chiesto a Roma di adottare nuove misure appropriate per non esporre i sindaci nella gestione di situazioni spesso drammatiche. Resta inteso che la Regione attenderà, fino ai primi di dicembre, per conoscere le risultanze dei propri ispettori, nominati per fornire un’aggiornata ricognizione sull’abusivismo edilizio dei singoli territori comunali. Ricognizione che buona parte dei primi cittadini, benché invitati, non ha ritenuto di trasmettere agli uffici regionali alla scadenza del settembre scorso”.
“Un disegno di legge inutile, fatto in fretta e furia solo per sventolarlo a favore delle telecamere di Vespa”. È netta la bocciatura del M5S all’Ars al disegno di legge sull’abusivismo edilizio annunciato dal governo regionale in questi giorni.
“Ci sembra – afferma la capogruppo del M5S all’Ars Valentina Zafarana – di essere tornati ai tempi dei vuoti spot di Crocetta, solo che Crocetta calcava il palcoscenico di Giletti, mentre Musumeci preferisce ‘Porta a Porta’. La sostanza non cambia, fuffa c’era nella precedente legislatura, fuffa c’è nell’attuale”.
“Con questo disegno di legge, Musumeci cerca di smarcare la Regione dalle sue responsabilità e, come avviene sempre più spesso, cerca di scaricare la responsabilità sui sindaci, che comunque, potevano (e possono) secondo le disposizioni legislative vigenti – prosegue – già emettere le ordinanze contingibili e urgenti evocate da Musumeci nel ddl per eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità dei cittadini”. “La minaccia di rimozione per i sindaci inadempienti, tra l’altro, ci pare eccessiva – continua la parlamentare – come era previsto per quelli che non avessero ottemperato al trasferimento dei rifiuti fuori regione prima del no del Tar.  In caso di mancato sgombero si sarebbe potuto prevedere la nomina di un commissario ad acta”.
“E ancora il ddl – continua Zafarana – tace sulle demolizioni e sulle spese connesse. I Comuni quindi si troverebbero a dover gestire forzosamente una situazione grave e prioritaria senza i necessari fondi e con a carico i costi, o almeno la loro anticipazione, per la gestione delle eventuali emergenze abitative”.
“Discutibile – conclude  – anche l’articolo sul fondo di rotazione per i Comuni per soddisfare le esigenze abitative post-sgomberi. Sarebbe stato più opportuno, come previsto da un nostro ddl depositato all’Ars e da una nostra norma passata in finanziaria nazionale nella scorsa legislatura, costituire un fondo per la demolizione degli immobili abusivi”.

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