Maltempo. Orlando in Prefettura: “Impegno massimo anche per supportare altri enti e per prevenire altri problemi”. Cerimoniale del premier Conte impedisce accesso al governatore Musumeci per omaggio alle vittime

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Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha disposto che nella giornata di oggi e in quella di domani siano esposte le bandiere a mezz’asta negli edifici comunali in segno di lutto per le vittime del maltempo.
Al termine dell’incontro in Prefettura del tavolo di emergenza alla presenza del presidente del Consiglio, del prefetto di Palermo e dei vertici della Protezione Civile nazionale e regionale, anche in qualità di Presidente di Anci Sicilia, Orlando ha dichiarato: “Esprimo la nostra vicinanza alla comunità di Casteldaccia e a tutte le comunità colpite da questa tragedia. Anche per questo, rivolgo un invito ai colleghi sindaci perché aderiscano a questa iniziativa mostrando in questo momento di lutto e dolore l’unione della nostra comunità regionale”. “In queste terribili ore in cui il violento maltempo ha causato lutti e distruzioni in tutta Italia, nell’esprimere il mio cordoglio ai familiari delle vittime e alle loro comunità, ho fatto presente che ormai da 36 ore è costante l’impegno di tutti i settori e tutte le aziende del Comune di Palermo. Personale e mezzi della RAP, dell’Amap, della AMG e della Polizia Municipale sono all’opera non soltanto per fronteggiare l’emergenza in città, ma per dare supporto a tutti i comuni e gli enti che ne hanno bisogno, sia per ripristinare servizi essenziali sia per prevenire nuovi problemi. Per questo ho chiesto alla RAP e all’Amap di attivarsi, benché non sia di loro competenza, per evitare che il percolato delle cinque vasche dismesse di Bellolampo possa tracimare con un gravissimo danno ambientale. Per questo ho chiesto ad AMAP di assistere tutti i comuni, anche non soci, se avessero bisogno di supporto per il ripristino delle reti idriche. In momenti di emergenza come questo, non ci sono competenze e burocrazie che possano ostacolare l’azione solidale fra le istituzioni e fra i cittadini. Ovviamente ci auguriamo, anzi siamo certi, che analogo supporto e spirito di collaborazione verranno dai Governi nazionale e regionale con tutte le loro strutture, già arrivate e coinvolte nel fronteggiare la situazione”.
In una nota, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha espresso “rabbia e dolore per la tragedia che ha colpito duramente la comunità siciliana. Un evento che ci deve indurre a riflettere, ancora di più, sulle responsabilità che ognuno di noi avrebbe dovuto e deve sapersi assumere. Voglio manifestare alle famiglie delle vittime la solidarietà e la vicinanza del governo regionale. Sono in stretto in contatto con il capo della Protezione civile per seguire costantemente l’aggiornamento della situazione in tutta l’Isola. Ho già convocato, per oggi pomeriggio, nel Palazzo d’Orleans a Palermo, una riunione urgente della Giunta. Un ringraziamento va anche alle migliaia di uomini e donne delle Forze dell’ordine, dei vigili del fuoco, dei sanitari del 118 e del volontariato, da giorni in prima linea in tutte le aree della Sicilia per dare aiuto e assicurare conforto alle popolazioni colpite dal maltempo”.

“Ho appreso dalla viva voce del prefetto di Palermo e dai funzionari della Digos – ha evidenziato Musumeci – che il cerimoniale del presidente Conte non mi avrebbe consentito di accedere al Policlinico, dove avrei voluto accogliere il premier e, assieme a lui, rendere l’omaggio alle vittime di questa notte e portare ai familiari il cordoglio della comunità siciliana. Il profondo rispetto per i morti di questa sciagura mi ha indotto ad assumere una condotta improntata al senso di responsabilità: ho preferito, senza plateali polemiche, fare rientro alla Presidenza della Regione per presiedere la seduta dalla Giunta e decidere quali ulteriori misure debbano essere adottate a partire da domani, dopo quelle deliberate e realizzate nei giorni scorsi. Sia chiaro, questa inaudita vicenda, che non ha precedenti nella storia della Regione Siciliana, allarma e suscita indignazione. Non cerco il rispetto per la mia persona, ma lo pretendo per l’Istituzione che rappresento e per il popolo siciliano. E questo vale per tutte le istituzioni, anche per il presidente del Consiglio”.

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Il presidente del Consiglio ha telefonato al presidente della Regione non appena ha saputo del disguido che è occorso, anche perché ha deciso di venire in Sicilia all’improvviso, non appena è stato informato della tragedia e senza neppure dare ai suoi uffici il tempo di preavvertire il Governatore e le altre Autorità locali. “Conte – secondo fonti di Palazzo Chigi – ha prospettato al governatore Musumeci che potevano incontrarsi in Prefettura, mentre non era opportuno farlo al Policlinico anche al fine di rispettare le richieste di riserbo dei familiari delle vittime. L’ha invitato comunque a Palazzo Chigi: il presidente del Consiglio è sempre disponibile a incontrare i Rappresentanti delle Istituzioni”.

“Come ha ricordato il Presidente Musumeci nel suo commosso messaggio – dichiara l’assessore Roberto Lagalla – la Sicilia vive oggi una domenica di dolore per le incolpevoli vittime del maltempo e delle alluvioni di queste ultime ore. Al tempo stesso è forte il sentimento di impotenza e di rabbia di fronte all’incuria del territorio e alla violazione dell’ambiente naturale e costruito. Il governo regionale è impegnato nel soccorso e nell’opera di ricostruzione, con senso di responsabilità e pieno coinvolgimento di tutti i rami dell’amministrazione. Personalmente ho voluto raggiungere i luoghi colpiti nel Palermitano e, a Corleone, ho ritenuto di dovermi rendere conto dei danni subiti dalle scuole locali per assicurare il pronto intervento del governo che, già oggi, si riunirà in seduta straordinaria. Infine, un pensiero di profondo cordoglio alle vittime e alle loro famiglie, di forte incoraggiamento alle comunità colpite e di sincera riconoscenza a tutti i soccorritori, con la speranza – conclude – di non dovere più vivere giornate tristi come quella odierna”.
“Sono costernato per le vittime che le avverse condizioni atmosferiche hanno mietuto nelle ultime ore in Sicilia”.  Così il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, ha voluto manifestare la sua solidarietà ai familiari delle persone scomparse a causa del maltempo. “Sono addolorato per la perdita di tante vite umane – aggiunge il presidente dell’Ars – come nel caso della villetta nei pressi di Casteldaccia dove hanno perso la vita, tra gli altri, Rachele Giordano di appena 1 anno e Francesco Rughoo di 3 anni”. Miccichè ha fatto arrivare le sue condoglianze anche ai parenti dei tre morti di Cammarata e di Vicari, mentre segue con trepidazione le ricerche del medico scomparso. “La forza degli elementi naturali – conclude Miccichè – ha sconvolto il nostro territorio. Ma, spesso, tali immani tragedie sono responsabilità dell’uomo”.

Tristezza, dolore, cordoglio alle famiglie dei dodici morti in Sicilia a causa del maltempo. Ma anche “la proposta al governo della Regione di aprire immediatamente il confronto sui temi delle infrastrutture, della viabilità primaria e secondaria e del dissesto idrogeologico”. A dirlo, Cgil Cisl e Uil siciliane, che in una nota firmata dai segretari generali Michele Pagliaro, Mimmo Milazzo e Claudio Barone, rimarcano che “la tragedia che si è abbattuta sull’Isola, interroga tutti”. “Certo, è il momento di stringerci alle famiglie delle vittime e alle comunità colpite”, si legge. “Ma è anche il caso di riflettere e di agire, qui e ora, per azzerare le condizioni e le situazioni che simili tragedie, le rendono possibili”. Per troppo tempo, sostengono Cgil Cisl e Uil, troppi nodi sono rimasti praticamente in stand by: da quelli della viabilità, che relativamente alla viabilità secondaria s’intrecciano con l’irrisolta questione del futuro delle ex Province, a quelli del dissesto idrogeologico e della pulizia degli alvei, all’altro, dell’effettivo, non parolaio, impiego dei lavoratori forestali per servizi di rilevanza civile e sociale. Al presidente della Regione e al governo regionale, scrivono i sindacati, “chiediamo di imprimere una svolta su questo terreno insediando già in questi giorni un tavolo di confronto che in tempi certi fissi linee di indirizzo e di azione”. “Siamo convinti – affermano Cgil Cisl e Uil – che il miglior modo di onorare i morti sia mettercela tutta perché tragedie così immani, non si ripetano più”.

“Siamo vicini in questi terribili momenti di dolore ai familiari delle  vittime delle tragedie causate questa notte dal maltempo in provincia  di Palermo”. Ad esprimere il cordoglio a nome della Cisl Palermo  Trapani, è il segretario generale Leonardo La Piana dopo i fatti  accaduti questa notte. “Lo diciamo da tempo, il nostro territorio paga anni di disattenzioni e incuria sul fronte della prevenzione del dissesto idrogeologico e della programmazione degli interventi di  manutenzione ordinaria e straordinaria su fiumi e torrenti, sul fronte della realizzazione di infrastrutture adeguate, tutte conseguenze che pesano sui cittadini e sulle aziende delle zone più dimenticate. In questi momenti così tristi per tutto il Paese – aggiunge La Piana – , bisogna reagire e finalmente cominciare a programmare su tutto il territorio una serie di interventi straordinari con l’unico obiettivo  di mettere in sicurezza tutte le abitazioni e le strade che sono nelle  zone a rischio. Questo tema deve essere sempre al centro dell’agenda  delle istituzioni tutte, non si può tornare a parlare di prevenzione solo quando questi eventi eccezionali ci tolgono ogni certezza. La rabbia si trasformi in azioni concrete da parte di tutti” . La Piana conclude, “così come fanno da sempre le nostre federazioni di categoria, dagli edili, ai rappresentanti del settore trasporti, a quelli dei lavoratori del settore agricolo e forestale, alla funzione pubblica nei vari comuni, continueremo a portare avanti un impegno costante con il dialogo con aziende e istituzioni competenti, per la salvaguardia del territorio, dei cittadini, e per la realizzazione delle infrastrutture adeguate”.

“Siamo stanchi di tragedie annunciate. Non possiamo limitarci a piangere i morti e dal giorno dopo non fare nulla. Servono interventi strutturali, serve una nuova consapevolezza e una nuova stagione di cura del territorio della nostra regione. Serve, soprattutto, che la politica passi dal lutto ai fatti”. Cosi il deputato regionale Claudio Fava che prosegue “si convochi immediatamente il Parlamento regionale per discutere degli interventi adottati dalla giunta e per avviare un grande piano di messa in sicurezza, la vera grande opera di cui la Sicilia ha bisogno”.

“Si tratta di una immane tragedia. Un accadimento straziante che ci lascia sconvolti. La Sicilia sta pagando un prezzo carissimo, siamo certi che il Governo attiverà tutte le risposte necessarie”. A dichiararlo è la capogruppo del Movimento 5 Stelle all’Ars Valentina Zafarana che esprime cordoglio ai familiari delle vittime dell’alluvione che nelle scorse ore ha flagellato la Sicilia. “La regione era già ieri in grandi difficoltà dal punto di vista infrastrutturale – spiega Zafarana – e oggi lo è ancor di più. Le campagne sono devastate. Le attività produttive in ginocchio. Il governo regionale si attivi nell’immediato per ottenere e pianificare per tempo le risorse e gli interventi necessari per riparare ai danni provocati dal maltempo nelle nostre città e campagne. Da governo nazionale ci aspettiamo maggiore flessibilità per i comuni, per consentire alle amministrazioni di poter superare  gli ostacoli burocratici che impedirebbero l’utilizzo dei fondi messi a disposizione. Noi – conclude Zafarana – vigileremo su tutto questo, fino ad ottenere risposte concrete”. Intanto, sono già sui luoghi dell’alluvione nell’Agrigentino a fare sopralluoghi il deputato europeo Ignazio Corrao insieme ai deputati regionali Giovanni Di Caro, Matteo Mangiacavallo e Luigi Sunseri e il deputato nazionale Michele Sodano. Corrao: “Stiamo valutando se ci sono le condizioni per richiedere il fondo europeo di solidarietà”.    

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