Benzinai, Francesca Costa nuovo presidente regionale di Faib Confesercenti

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Francesca Costa

È la palermitana Francesca Costa il nuovo presidente regionale di Faib Confesercenti, la Federazione autonoma dei benzinai. Costa, dopo due mandati come presidente provinciale Faib Palermo, subentra a Stello Bossa, presidente uscente della Faib Sicilia.

L’elezione è avvenuta nel corso del congresso regionale, presieduto da Stello Bossa e dal coordinatore regionale della Faib Sicilia, Salvatore Basile. L’Assemblea elettiva ha registrato ampia partecipazione da parte dei gestori provenienti da tutto il territorio regionale, sono intervenuti anche il presidente nazionale Faib, Martino Landi, e il presidente di Confesercenti Sicilia, Vittorio Messina.

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«Il settore in Sicilia vive una fase difficile – dice la neopresidente Costa – il 90% dei distributori ormai sono in mano ai concessionari privati che spesso non rispettano gli accordi economici nazionali vigenti: questo si traduce quasi sempre in margini troppo esigui per i gestori delle stazioni di rifornimento».

«Il carburante tradizionale è in discussione e quindi anche tutta la rete dei distributori lo è – ha detto Landi – Si apre una fase delicata sul futuro di questo settore che è legato sia ai carburanti alternativi ma anche alla riorganizzazione della rete stessa con la necessità di puntare sulla diversificazione dei guadagni».

«La Faib – ha sottolineato il presidente di Confesercenti Sicilia, Vittorio Messina – è una federazione strategica ma anche uno dei settori che soffre di più per problemi legati alla reale sopravvivenza aziendale. Occorre quindi continuare un lavoro di sensibilizzazione in ambito politico e sul fronte delle compagnie petrolifere in modo che vengano tenute in considerazione le esigenze degli imprenditori e si fermino le situazioni in cui vengono disattese le norme di settore».

Il sistema distributivo carburanti a livello nazionale consta di oltre 22.000 realtà (sono circa 2.300 in Sicilia). Crescono i marchi presenti sul mercato circa (130) e cambia la percentuale degli assets di proprietà della rete detenute dalle aziende rispetto alle quote di proprietà riconducibili ai privati. Una percentuale che in Italia vede oltre il 50% della rete nelle mani dei privati. Valori che in Sicilia assumono dimensioni ben più importanti con il 93% circa della rete detenuta dai privati. «Sono cambiati in tale scenario gli interlocutori di riferimento della categoria – aggiunge Michele Sorbera, direttore regionale della Confesercenti Sicilia – che fino a poco più di un decennio fa trovava come propria interfaccia le “Sette Sorelle” con le quali ci si rapportava sia per la definizione delle norme del settore sia per correggere anomalie e criticità intervenute, il tutto con la presenza quasi arbitrale del Governo. Oggi la rete opera con un numero sempre crescente di interlocutori, i retisti privati che spesso non riconoscono le regole sancite a livello nazionale con le Aziende petrolifere e sottopongono i gestori a condizioni diverse e peggiorative rispetto a quelle sancite negli accordi economici sottoscritti a livello nazionale».

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