Libia, rilasciati i due pescherecci mazaresi. Carlino: “Eravamo fiduciosi nell’operato del Governo e delle Autorità Diplomatiche che ringraziamo per la vicinanza ai pescatori”
“Eravamo a ben ragione fiduciosi, fin dalle prime ore del sequestro da parte della motovedetta libica, che i due pescherecci mazaresi “Afrodite Pesca” e “Matteo Mazzarino” ed i complessivi 13 membri degli equipaggi potessero essere rilasciati nel breve tempo possibile. Pertanto ringraziamo il Governo Nazionale, la Farnesina, il Governo Regionale ed il Comando Generale delle Capitanerie di Porto che hanno seguito costantemente la vicenda e per la vicinanza mostrata ai nostri pescatori”.
Questo è quanto dichiarato dal Presidente del Distretto della Pesca e Crescita Blu, Nino Carlino, dopo aver appreso la notizia, attraverso una nota pervenuta direttamente dal Presidente del Consiglio della Repubblica Italiana, Avv. Giuseppe Conte, circa il rilascio dei due pescherecci, che erano stati fermati nella serata del 9 ottobre a circa 30 miglia a nord di Derna da una motovedetta libica e condotti nel porto di Ras Al Hilal. Il Presidente del Distretto Pesca siciliano si è messo subito in contatto con gli armatori.
I due pescherecci, il “Matteo Mazzarino” (della società armatoriale M.C.V. Pesca dell’armatore Vincenzo Asaro con sette uomini di equipaggio al comando del capitano Alberto Figuccia), e l’”Afrodite Pesca” (della Afrodite Pesca Srl dei fratelli Pellegrino (140 tonnellate di stazza lorda, con 6 uomini di equipaggio a bordo al comando del capitano Vincenzo Pellegrino) hanno lasciato il porto di Ras Al Hilal alle ore 1 di questa mattina. Alle società armatrici non è stata fatta pagare nessuna ammenda; invece è stato confiscato l’intero pescato dei due motopesca del quale minima parte riferibile all’attività di pesca condotta all’interno della cosiddetta ZEE (Zona Economica Esclusiva) che la Libia dal 2005 ha stabilito unilateralmente estendendo di fatto le proprie acque nazionali 62 miglia oltre le 12 convenzionali.
Compiacimento per il rilascio, da parte delle autorità libiche, dei due pescherecci di Mazara del Vallo sequestrati nei giorni scorsi viene espressa dal governo Musumeci.
“Il Blue Sea Land appena concluso – si legge in una nota – ci lascia una grande eredità immateriale: ossia il Mediterraneo come un mare da gestire e non da spartire, un mare in cui possa attuarsi una pacifica convivenza tra tutti i Paesi che vi si affacciano, nel rispetto degli interessi economici, ma soprattutto nella tutela e salvaguardia di quanti, per varie ragioni e a vario titolo operano al suo interno. Oggi, il rilascio da parte della Libia dei due pescherecci mazaresi, a seguito di un’importante attività diplomatica svolta dalla Farnesina, che il nostro governo ha seguito con costante e immediata attenzione, ci dà quella fiducia necessaria per proseguire nella nostra azione di dialogo e di cooperazione”.