Progetto antimafia, domani iniziano le conferenze
Domani, martedì 9 ottobre, prenderà il via il Progetto Educativo Antimafia e Antiviolenza promosso dal Centro Studi Pio La Torre di Palermo, giunto al tredicesimo anno e rivolto agli studenti delle ultime tre classi delle scuole secondarie italiane di secondo grado.
La prima videoconferenza si terrà al Teatro Don Bosco-Ranchibile di via Libertà 199 a Palermo sul tema “La storia della mafia e dell’antimafia: evoluzione dal dopoguerra ad oggi. A discuterne Giovanna Boda, del MIUR, lo storico Salvatore Lupo, dell’Università di Palermo e Vito Lo Monaco, Presidente del Centro Pio La Torre. Alla prima conferenza sarà presente anche una scuola parigina, il Liceo Bouset, a Palermo per un gemellaggio con l’ITET “Marco Polo”.
Le carceri – Per la prima volta, da quest’anno il progetto sarà proposto anche alle Case Circondariali italiane che offrono ai propri detenuti corsi di studi medi-superiori. Già nove gli istituti penitenziari che hanno aderito, tra questi le due carceri di Palermo (Pagliarelli e Calogero Di Bona – Ucciardone), e quelli di Augusta, Noto, Enna, Catania, Trapani. Adesioni anche dagli istituti penitenziari di Roma (San Vittore), Alessandria e Pesaro.
Le attività progettuali – Nell’intento di accrescere la conoscenza e la valutazione critica delle mafie, del loro ruolo negativo nelle società nazionali, dei loro rapporti complessi con la realtà economica, sociale, istituzionale, politica, è stata strutturata una indagine sulla percezione delle mafie e della violenza in generale. I risultati di tale rilevazione, che tocca anche la coscienza civica e la condizione giovanile, saranno esaminati da un’equipe di esperti volontari (economisti, statistici, sociologi, giuristi), che sintetizzeranno le loro valutazioni in un rapporto conclusivo. Sarà cura del Comitato scientifico elaborare una specifica indagine per i detenuti studenti.
Videoconferenze tematiche – Le sei videoconferenze tematiche previste si terranno dalla sede centrale di Palermo e in video-collegamento con tutte le scuole italiane e i centri provinciali per l’educazione degli adulti nelle Case di reclusione coinvolti nel progetto, in diretta streaming sul Portale legalità dell’Ansa e sul sito www.piolatorre.it, dove sarà possibile trovare anche la registrazione dopo pochi minuti.
Questi i temi che saranno trattati: “La storia della mafia e dell’antimafia: evoluzione dal dopoguerra ad oggi; “Ruolo delle mafie: tra restringimento dei diritti, corruzione, violenza, e penetrazione mafiosa”; “L’espansione territoriale delle mafie e la corruzione”; “La Globalizzazione delle mafie”; “Migrazioni del XXI secolo; l’Italia e l’Europa tra disuguaglianza, accoglienza e integrazione”; “L’antimafia della Chiesa”; “Femminicidio e differenze di genere nell’affermazione dei diritti di cittadinanza nella società Italiana”.
Le videoconferenze saranno strutturate in più fasi, con una prima parte a cura di docenti universitari, esperti nelle singole tematiche trattate, che affronteranno gli argomenti, con una trattazione divulgativa accompagnata dalla proiezione di immagini, grafici, ecc. A questa prima fase seguirà un’attività ludica-didattica, che coinvolgerà gli studenti attraverso un questionario di verifica proposto con l’utilizzo di un’applicazione web per permettere una fase di verifica dei contenuti appresi nelle videoconferenze. Infine la fase finale accoglierà le domande in un dibattito aperto.
Scritture contro la mafia – Gli studenti che seguiranno il progetto saranno sollecitati a produrre liberamente, nella forma e nella sostanza, propri elaborati individuali e collettivi, che saranno pubblicati sul sito del Centro e su “ASud’Europa”, la rivista online del Centro, dove potranno pubblicare le loro riflessioni sui temi affrontati nelle videoconferenze o proporre altre tematiche di loro interesse.
Teatro contro la mafia – Gli studenti, opportunamente guidati, potranno liberamente utilizzare e rappresentare i testi teatrali stampati dal Centro Studi Pio La Torre, “Orgoglio di Sicilia” di Vincenzo Consolo e “Fango” di Gabriello Montemagno, al fine della produzione di una performance che li rappresenti.