Blue Sea Land, l’Invocazione Rotariana per la Pace e nel ricordo di Giovanni Tumbiolo

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Come già avvenuto nelle precedenti edizioni, a conclusione di Blue Sea Land, rappresentanti religiosi, insieme ad autorità civili, militari e del mondo laico hanno recitato una preghiera comune, l’invocazione rotariana, che travalica le differenze fra popoli, culture e religioni diverse e per promuovere il dialogo interreligioso e interculturale. Il tradizionale appuntamento che avviene ogni anno nella giornata conclusiva di Blue Sea Land si è svolto ancora una volta in quella che il compianto presidente del Distretto, Giovanni Tumbiolo, aveva denominato “piazza Blu”, fra la Moschea Ettakwa e la Chiesa di San Francesco.

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A presentare e condurre l’evento, promosso dal Rotary Club dell’Area Drepanum, è stata Metis Di Meo, giornalista e conduttrice televisiva Rai, madrina di questo appuntamento fin dal primo anno. Con evidente commozione Metis Di Meo ha sottolineato: “questo è un evento voluto fortemente da Giovanni Tumbiolo che ha saputo unire con l’invocazione per la pace rappresentanti ad ogni livello. Questo è il luogo naturale di questo evento, la kasbah di Mazara ove convivono in pace cittadini di diversa nazionalità e religione. Grazie a questo evento, che testimonia la percezione del valore economico e sociale di Mazara del Vallo, è possibile unirsi oltrepassando le barriere di tipo culturale, economico e sociale”.

Diversi interventi si sono alternati sul palco e da tutti è stato ricordata la figura di Giovanni Tumbiolo: “Desidero rinnovare il ringraziamento della città – ha detto Nicola Cristaldi, Sindaco di Mazara del Vallo – a quanti hanno organizzato ancora una volta un appuntamento che oggi si dimostra essere importantissimo dal punto di vista umano. La nostra città è stata individuata come una piccola capitale per l’affermazione di fondamentali principi. Un abbraccio a coloro che hanno fatto di tutto per fare di Mazara un luogo di così grande importanza a livello internazionale”.

“Sono qui come amico di Giovanni Tumbiolo e credo che non si possa essere amici di Giovanni senza essere amici di Blue Sea Land – ha detto Simone Baldelli, Deputato nazionale -. Essere amici di una persona significa anche essere amici di ciò in cui credeva. Giovanni credeva nella possibilità di far sedere intorno allo stesso tavolo persone di religione e di provenienza etnica diversa per scambiare idee, opinioni e preghiere. Un appuntamento che si è consolidato con la forza di Giovanni il quale ha saputo mettere intorno a questo progetto tante istituzioni, ministeri internazionali di tanti paesi e continenti. Ringrazio la famiglia di Giovanni Tumbiolo e il Distretto della Pesca. Il momento più spirituale è quello che ricorda a tutti noi qualcosa di più importante della vita quotidiana, per questo, attraverso la preghiera, la più nobile delle arti umane, voglio festeggiare in qualche modo la presenza di Giovanni Tumbiolo”.

“Siamo vicini al traguardo e personalmente sono soddisfatto – ha affermato il presidente del Distretto della Pesca e Crescita Blu, Nino Carlino – e penso di aver fatto il mio dovere nei confronti di un impegno che avevo preso. Voglio ringraziare tutte le autorità, civili e religiose e il Rotary Club. Così come tutti coloro i quali hanno portato la loro presenza massiccia in questi giorni. Ma soprattutto, voglio ringraziare una persona carissima che mi è stata vicina che è l’ing. Montalbano Caracci. Credo che i risultati sono al di sopra delle aspettative dal punto di vista diplomatico e commerciale. Ringrazio le delegazioni estere e la città di Mazara che ha accettato e collaborato per la realizzazione di questa manifestazione. Blue Sea Land andrà avanti, sempre a Mazara del Vallo, e questo voglio sottolinearlo; grazie all’apporto di tutte le istituzioni abbiamo già programmato la prossima edizione”.

“Il Rotary non è un associazione religiosa ma i suoi ideali sono di alta spiritualità, ed il suo marchio di fabbrica è la preghiera, da condividere con tutti, che ci permette di leggerla all’insegna della pace” – ha aggiunto Giosuè Ruggiano, Presidente del Rotary Club di Mazara.

Ad introdurre il momento clou dell’evento è stata la splendida esibizione del soprano internazionale Felicia Bongiovanni, la quale già lo scorso anno si era esibita in questa occasione. La Bongiovanni ha interpretato  il brano “La mamma morta” dall’opera lirica “Andrea Chénier” di Umberto Giordano. “Ho scelto quest’area d’opera –ha spiegato prima di intonare il brano-  perché è un inno a Dio Amore e mi piacerebbe che ci alzassimo tutti in piedi ad ascoltare la mia voce prestata come preghiera insieme a voi”.

Inoltre, sono così intervenuti rappresentanti di diverse religioni: Muhammad Hasam Abdulghaffar, Imam della Moschea di Tivoli ha dichiarato: “Vorrei ringraziare tutte le persone che hanno organizzato questo evento eccezionale, soprattutto una persona che con il suo grande cuore ha messo la prima pietra miliare per questo evento: Giovanni Tumbiolo. Giovanni ha lasciato tanto amore nei cuori di tutte le persone che lo hanno conosciuto, un vero ambasciatore del Mediterraneo, che ha sempre appoggiato il dialogo fra le varie culture, i vari popoli e le varie religioni. Voglio dire alla signora Daniela Grimaudo e ai suoi figli Marco e Vittoria che sono con voi con tutto il mio cuore. Un ringraziamento speciale va a Nino Carlino, nuovo presidente del Distretto della Pesca e anche all’ambasciatore Umberto Vattani, un uomo di esperienza e di diplomazia, così come alla nostra amica Metis Di Meo e a tutte le autorità civili, militari e religiose.  E’ importante costruire dei ponti di dialogo per dialogare insieme per conoscerci meglio e abbattere eventuali mura di pregiudizio. Come recita il Corano: O’ uomini, in verità vi dico, vi abbiamo creato da maschio e femmina e vi abbiamo stabilito popoli e tribù perché vi conosceste…” Oppure nel vangelo di Matteo: “Beati i misericordiosi perchè troveranno misericordia, beati i pur di cuori perché vedranno Dio, beati gli operatori di pace perchè saranno chiamati figli di Dio…”.

“Mi piace questa opportunità di essere qui per ricordare Giovanni, questo uomo, ogni volta che l’ho incontravo, parlava sempre di pace, perché lui era un uomo di pace – ha detto Daniel Abi Blay, Rappresentante Chiesa Unità Pentecostale Internazionale a Palermo -. Chi è che ha portato la pace a Mazara e ha organizzato Blue Sea Land? La nostra Bibbia segreta nel libro degli ebrei dice: “Cercate la pace con tutti”, Ecco, proprio la parola “cercate” mi piace. La pace e l’amore sono due sentimenti reciproci, così come è scritto nella Bibbia. Quando nella Bibbia leggiamo: “Cercate la pace con tutti”, significa che dobbiamo cercare il modo di vivere in pace con tutti. Noi tutti sappiamo come il nostro amico Giovanni abbia cercato di vivere in pace con tutti in ogni luogo. Quando qualcuno fa qualcosa del genere significa che lascia l’eredità che può essere presa in carico dagli altri. Lui ha lasciato questo messaggio e sono sicuro che la sua città potrà vivere in pace grazie alla sua volontà”.

Nana Osei Owusu, capo comunità ghanese e rappresentante di una religione tradizionale, ha aggiunto: “Non ho conosciuto ma ho conosciuto la sua famiglia e voglio esprimere il mio profondo sentimento di cordoglio. Sento l’amore che c’è in tutti voi e sento che Giovanni ha seminato il seme dell’amore in questo paese e tutti noi dobbiamo innaffiare questo seme che il nostro amico ci ha donato in modo che diventi un albero. Giovanni ha seminato l’amore a Mazara, un amore donato a tutto il mondo. So che molti dei miei concittadini vengono qui e sono accolti bene in Italia. La pace e l’amore sono due sentimenti che vanno di pari passo. Se ci sono conoscenza e amore, allora si può instaurare la pace e viceversa, quindi voglio farvi i complimenti per il lavoro meraviglioso che state facendo così come meraviglioso è anche il lavoro del Console  Francesco Campagna con tutta la comunità ghanese e con tutti gli africani”.

“Oggi siamo qui a parlare di pace, amore e religione e diciamo di rappresentare l’Islam insieme a tutti i rappresentanti delle religioni – ha evidenziato Ahmed Tharwa, Imam della Moschea di Mazara del Vallo – e tutti siamo fratelli, che dobbiamo vivere in pace, seguendo le parole di Allah e tutti i messaggeri che lavorano per noi, come lo sono gli organizzatori di Blue Sea Land, dagli ambasciatori, ai consoli, ai politici. Noi religiosi dobbiamo seguire la parola di Dio e chiediamo a Dio di dare pace e amore a tutti noi”.

“Ormai da alcuni anni – ha sottolineato Mons. Domenico Mogavero, Vescovo della Diocesi di Mazara del Vallo – viviamo in questo luogo un momento di particolare intensità come quello della preghiera. Abbiamo ascoltato tanti ricordi, ognuno con il suo personale legato a Blue Sea Land. La memoria è forza sostanziale e vitale. Quando questa idea fu avanzata, sembrava un’utopia e ci si chiedeva quali potevano essere gli echi e i riscontri, e come tutte le cose nasceva piccola e senza pretese. Un piccolo seme che è stato affidato a questa nostra terra e ai popoli del Mediterraneo che si trovano insieme a sottoscrivere un patto di fiducia estrema. E questo seme, prende una vita tutta sua e anche quando sembra perdere tutta la sua vitalità, torva la forza vitale che lo fa diventare, germoglio e pianta robusta sulla quale tutti si appoggiano e raccolgono i suoi frutti. Certo non sappiamo quali e quanto frutti potrà dare, ma sta di fatto, che uno importante è la memoria che noi rivolgiamo a Giovanni Tumbiolo. Il Mediterraneo è il mare di Dio, che non esclude nessuno dove questo seme vuole proporsi come elemento di collegamento, riferimento e costruzione di relazioni e di ponti, in un momento in cui la politica sta cambiando i suoi connotati. Un mare che le religioni vogliono riportare alla sua vera natura di mare che unisce, che affronta e non respinge, che non è di contesa, ma di amore. Attraverso la preghiera, la carità, le relazioni umane pacifiche, riconoscendo in ciascuna delle fedi e delle religioni le qualità di farsi portatrici di pace. Giovanni Tumbiolo è stato uno di quelli che ha costruito il terreno dove è stato deposto questo seme, che oggi si è fatto rigoglioso e sicuramente diventerà fonte di relazioni costruttive. Questo evento, nato come religioso, oggi penso che rivesta un forte elemento culturale che stiamo qui celebrando e che proietta ancora una volta Mazara come città portatrice di un modello di incontri e di relazioni e portatrice di un messaggio di pace”.

“Giovanni era un uomo di incontro, nato con un compito difficile, ambizioso e che è riuscito ad ottenere l’aiuto di tutti noi per realizzare questa manifestazione – ha evidenziato l’Ambasciatore Umberto Vattani, Presidente della Venice International University-. Diceva: “ogni incontro è portatore di un possibile cambiamento”, Giovanni oltre ad esser un uomo di incontro era un uomo di ascolto. Era anche un uomo che ci ha fatto scoprire un mondo di raggianti e sfavillanti opportunità e sapeva che il messaggio che veniva da qui avrebbe portato un sistema di responsabilità con la partecipazione di tutti, coinvolgendoci tutti con una visione che era nata per comprendere e coinvolgere. Questa capacità di lanciare un messaggio nato in questa città di Mazara, ha raggiunto l’altra sponda del mediterraneo, si è estesa ai fratelli africani e per la prima volta ha raggiunto i paesi rivieraschi dell’Oceano indiano, fino all’India e l’Indonesia. Sono orgoglioso di aver avuto un amico così e il ricordo che dobbiamo conservar di lui sarà diverso per quello che ci ha rivelato, ma sono sicuro che siamo tutti orgogliosi di lui, un figlio di Mazara del Vallo il cui nome circola da una parte all’altra del nostro pianeta”.

“Blue Sea Land è già proiettato verso l’ottava edizione – ha dichiarato Girolamo Turano, Assessore alle Attività Produttive della Regione Siciliana – che si svolgerà dal 17 al 20 ottobre ovviamente sempre qui, a Mazara del Vallo. Come Governo regionale siamo impegnati in prima persona a promuovere e far diventare sempre più importante questo lavoro”.

Infine Giovanni Vaccaro, già Governatore Rotary, ha letto l’invocazione rotariana per la pace . Alla fine tutti i presenti si sono stretti in un forte abbraccio in segno di pace.

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