Agricoltura, nasce “Donne in campo” della Cia Sicilia occidentale: Laura Bargione delegata per l’assemblea nazionale

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Laura Bargione

Nuove risorse professionali per l’imprenditoria femminile nel campo agricolo. Si è costituita l’associazione “Donne in campo” della Cia Sicilia Occidentale Palermo-Trapani che ha nominato Laura Bargione (nella foto) delegata per la prossima assemblea nazionale che si terrà a Roma a metà giugno. Bargione, oltre a rappresentare una nuova generazione di imprenditoria femminile, è un’esperta di marketing internazionale e packaging designer, con lunghe e importanti esperienze anche all’estero.

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Donne in Campo-Cia è l’Associazione italiana di imprenditrici e donne dell’agricoltura, riconosciuta nel territorio italiano, presso le Istituzioni nazionali, europee ed internazionali e apprezzata dai cittadini che conoscono i mercati agricoli con le loro eccellenze del gusto e le tante altre iniziative innovative. L’Associazione crea ‘reti’ di donne sul territorio rurale, tesse relazioni tra le aziende e costruisce comunità e gruppi locali. Il connubio straordinario tra donne e agricoltura passa attraverso l’amore per la terra, l’attenzione alla salubrità dei prodotti e ai processi produttivi, nell’impegno a tramandare le culture locali alle nuove generazioni e nell’innovazione, caratteristica determinante dell’imprenditoria femminile.
Le Donne in Campo intendono ristabilire un sano ed equilibrato rapporto con l’ambiente e una piena e libera espressione delle capacità imprenditoriali delle agricoltrici e degli agricoltori italiani. Sono impegnate nella valorizzazione di tutti i metodi di produzione agricola ecocompatibili con particolare attenzione alla salvaguardia della stabilità e alla fertilità dei suoli. Allo stesso tempo vogliono introdurre con la ricerca innovazioni culturali, di processo, di prodotto e di diversificazione delle attività aziendali a integrazione del reddito. Sono impegnate a trasmettere alle nuove generazioni i valori dell’agricoltura con le fattorie didattiche, ad offrire le loro aziende per l’accoglienza degli anziani, dei disabili e degli emarginati, delle donne in difficoltà a difendere l’agricoltura di montagna. Sono impegnate a costruire asili nelle aziende dove insegnare ai bambini il valore dell’agricoltura e dell’ambiente e ad offrire catering agricoli alle vicine città.
Essere “Donne In Campo”, insomma, vuol dire essere donne innovatrici, donne intuitive, donne intelligenti, donne che vogliono fare insieme nuove esperienze di cooperazione.

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