World press photo 2018: la mostra a Palazzo Bonocore
Il fuoco tra i violenti scontri in Venezuela, il volto di una bambina sfregiato da un’esplosione in Iraq, una macchina che travolge la folla di manifestanti in Virginia, un soldato che ha appena ucciso un presunto attentatore suicida dell’Isis. Sono questi alcuni degli scatti in mostra a Palazzo Bonocore, dal 14 settembre al 7 ottobre, per la seconda edizione palermitana del World Press Photo. Dopo il successo dello scorso anno, è sempre il nobile palazzo con affreschi settecenteschi che si affaccia su piazza Pretoria tra il monastero di Santa Caterina e Palazzo Bordonaro ad ospitare il più grande concorso di fotogiornalismo al mondo. Palermo è l’unica tappa del Sud, oltre alle italiane Bari, Torino e Napoli.
Taglio del nastro alle ore 18.30 di venerdì 14 settembre. Dopo la preview, la mostra che fa parte del programma ufficiale di Palermo Capitale Italiana della Cultura sarà aperta al pubblico a partire dalle 20.30. Alla presentazione parteciperà il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, insieme ai rappresentanti istituzionali di Regione Siciliana e Comune di Palermo, Burhan Ozbilici, vincitore del primo premio del World Press Photo nel 2017 e Vito Cramarossa, presidente di Cime, società pugliese organizzatrice di eventi culturali in Italia e all’estero che anche quest’anno ha scelto di portare il WPP a Palermo. Durante il vernissage, gli allievi del conservatorio Vincenzo Bellini accompagneranno con la loro musica il tour tra gli scatti.
Ad aver vinto il World Press Photo of the year è “Venezuela Crisis” di Ronaldo Schemidt. Il fotografo ha immortalato un ragazzo venezuelano avvolto dalle fiamme mentre cerca di scappare. Sul viso ha una maschera antigas, addosso una t-shirt bianca. Sullo sfondo una scritta nera, su un muro di mattoni rossi, sembra essere l’utopia più lontana. “Paz”, “pace”, viene sparata su quello stesso muro da una pistola. L’immagine mostra José Víctor Salazar Balza in mezzo ai violenti scontri con la polizia antisommossa durante la protesta a Caracas, in Venezuela. Il 28enne ha preso fuoco quando è esploso il serbatoio di una motocicletta, sopravvivendo all’incidente con ustioni di primo e secondo grado. Uno scatto che entra di diritto nell’olimpo della fotografia e che ha vinto anche il primo premio nella categoria Spot News Single.
Punta di diamante di questa edizione è il fotoreporter internazionale Burhan Ozbilici. Vincitore assoluto del World Press Photo of the Year 2017 e primo premio per la categoria Spot News dello stesso anno, sarà non solo l’ospite d’onore all’inaugurazione del 14 settembre, ma anche il primo fotografo a tenere una public lecture, domenica 16 settembre alle ore 18.30, a Palazzo Bonocore. Fotografo dell’AP, Associated Press, è l’autore del celebre reportage “An assassination in Turkey – Mevlüt Mert Altıntaş”. L’immagine, che è entrata a far parte degli scatti che hanno fatto la storia, è stata scattata da Ozbilici subito dopo l’omicidio avvenuto ad Ankara, in Turchia, il 19 dicembre 2016 durante l’inaugurazione di una mostra. Quello scatto immortala un poliziotto pochi istanti dopo aver sparato all’ambasciatore russo Andrey Karlov.
Oltre al fotografo turco – che per l’agenzia di stampa internazionale ha coperto la crisi del Golfo in Arabia Saudita e quella in Siria, la prima guerra del Golfo al confine tra Turchia e Iraq, l’esodo dei curdi in Turchia, il loro ritorno in Iraq dopo la guerra del 1991 e ora anche l’arrivo di Papa Francesco a Palermo previsto per il 15 settembre -, per l’edizione 2018 del World Press Photo sono in programma le lecture di tre dei cinque italiani ad aver vinto quest’anno. Il primo, sabato 22 settembre, è Luca Locatelli autore del reportage “Hunger Solution” che ha vinto il secondo premio sezione storie per la categoria Ambiente. Il 29 settembre, invece, ospite del palazzo nel cuore dei Quattro Canti sarà l’unico siciliano in gara. Si tratta di Alessio Mamo, il fotoreporter catanese che si è aggiudicato il secondo posto per la sezione singles per la categoria People con lo scatto su Manal. Infine, sabato 6 ottobre, Francesco Pistilli, terzo premio sezione storie per la categoria General News grazie al reportage “Lives in limbo”. Per l’occasione, presenterà il suo ultimo reportage fotografico di scatti inediti realizzato in Puglia. Tutte le public lecture avranno inizio alle ore 18.30.
Come lo scorso anno, inoltre, durante l’esposizione, Cime organizza incontri di approfondimento non solo sul mondo del fotogiornalismo, ma anche dell’arte a trecentosessanta gradi. Il primo appuntamento, giovedì 21 settembre, dal titolo “Da Pizzo Sella art village all’incompiuto siciliano” porterà al centro del dibattito moderato dal giornalista Antonio Fraschilla l’abbandono e la nuova vita di grandi opere incompiute. Giovedì 27 settembre spazio a “Palermo 2018 : L’arte e la città”, un talk sui grandi eventi che non si esauriscono ad un palinsesto ma dialogano con il luogo che li ospita. Sarà Evelina Santangelo a chiudere il ciclo di incontri, mercoledì 3 ottobre, raccontando Alessandro Leongrande, l’intellettuale che ha saputo rendersi voce autorevole sul fenomeno delle migrazioni.
Saranno 135 gli scatti in mostra, realizzati da 42 fotografi provenienti da 22 paesi di tutto il mondo (Australia, Bangladesh, Belgio, Canada, Cina, Colombia, Danimarca, Egitto, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Norvegia, Russia, Serbia, Sud Africa, Spagna, Svezia, Paesi Bassi, Regno Unito, USA e Venezuela) premiati in otto categorie tra Attualità, Ambiente, General News, Progetti a lungo termine, Natura, People, Sports, Spot News. In totale però, ad aver vinto, sono state 307 fotografie nelle otto categorie. Il ciclo di mostre, che ogni anno attrae più di 4 milioni di persone, ha inaugurato al De Nieuwe Kerk di Amsterdam il 14 aprile scorso e girerà per 100 paesi scelti in 45 paesi di tutto il mondo, tra i quali Palermo. Sponsor tecnici della tappa a Palermo sono il Conservatorio Vincenzo Bellini, Cantine Settesoli, Caffè Morettino, Bioesserì, Visiva e Cityplex Metropolitan.
Nel dettaglio di seguito il programma 14 settembre – 7 ottobre
Venerdì 14 settembre ore 18.30 – Inaugurazione World Press Photo 2018
Taglio del nastro per la seconda edizione palermitana del World Press Photo a Palazzo Bonocore. La mostra che fa parte del programma ufficiale di Palermo Capitale Italiana della Cultura sarà aperta al pubblico a partire dalle 20.30. Alla presentazione parteciperà il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e Burhan Ozbilici, vincitore del primo premio del World Press Photo nel 2017. Durante il vernissage, mentre gli allievi del conservatorio Vincenzo Bellini accompagneranno il tour tra gli scatti, gli ospiti potranno degustare i vini di Cantine Settesoli e i caffè dell’azienda Morettino. Il catering è firmato Bioesserì.
Domenica 16 settembre ore 11.30
Incontro “Roberta Paolucci e Alessandro Sartori raccontano Spago”
Spago è il racconto di un viaggio zaino in spalla e degli incontri inaspettati che la vita e il caso ti regalano. Una serie di interviste in pillole in cui talento, creatività e apertura mentale si intrecciano per descrivere i luoghi e le persone che li vivono. Roberta Paolucci e Alessandro Sartori raccontano le storie di Esteban Silva, l’attivista indigeno che combatte l’inquinamento trasformandolo in arte, e Laura Castellanos, la giornalista voce delle lotte armate in Messico.
Domenica 16 settembre ore 18.30
Public Lecture con il vincitore del WPP 2017 Burhan Ozblici
Burhan Ozblici è il vincitore assoluto del World Press Photo of the Year 2017 ed anche del primo premio per la categoria Spot News dello stesso anno. Fotografo dell’Associated Press è l’autore del celebre reportage “An Assassination in Turkey – Mevlüt Mert Altıntaş”. L’immagine è stata scattata da Ozbilici subito dopo l’omicidio avvenuto ad Ankara il 19 dicembre 2016 durante l’inaugurazione di una mostra e ritrae un poliziotto immortalato pochi istanti dopo aver sparato all’ambasciatore russo in Turchia Andrey Karlov. A seguire una degustazione firmata Morettino.
Giovedì 21 settembre ore 18.00
Incontro “Da Pizzo Sella art village all’incompiuto siciliano”
L’incompiuto al centro dell’arte. L’arte come strumento necessario per valorizzare abbandono, indolenza e mala gestio. Un talk che pone l’accento su come sia possibile far emergere il fenomeno dell’incompiuto attraverso una lente d’ingrandimento particolare, quella dell’arte. A parlarne il giornalista de La Repubblica Antonio Fraschilla e autore del libro “Grandi e inutili, le grandi opere in Italia”, l’artista Andrea Masu insieme al collettivo d’arte Fare Ala e a Giusi Diana, curatrice e critica d’arte.
Sabato 22 settembre ore 18.30
Public Lecture con il documentarista Luca Locatelli
Luca Locatelli è il vincitore del secondo premio World Press Photo 2018 sezione storie per la categoria Ambiente. Il suo reportage si chiama “Hunger Solution”. Dal 2000 gli agricoltori tedeschi hanno drasticamente ridotto la loro dipendenza dall’acqua per le coltivazioni più importanti, tagliando di conseguenza l’uso di pesticidi chimici e antibiotici. Molta della ricerca dietro a questa evoluzione ha luogo nell’università di ricerca di Wageningen (WUR), “Food Valley” e grande cluster di start-up che punta a trovare una soluzione per la crisi mondiale della fame.
Giovedì 27 settembre ore 18.00
Incontro “Palermo 2018: l’arte e la città”
Festival, manifestazioni, mostre, concerti. Tutto fa arte. Grandi eventi che non si esauriscono ad un palinsesto ma dialogano con la città che li ospita, divenendo in attimo interpreti delle dinamiche sociali e culturali di un intero luogo. A parlare del rapporto tra città e grandi manifestazioni artistiche, nell’anno in cui Palermo da Capitale Italiana della Cultura apre le sue porte alla biennale Manifesta 12, sono lo storico dell’arte Claudio Gulli, la curatrice indipendente Maria Chiara Di Trapani e gli artisti Igor Scalisi Palminteri e Luca Cinquemani. Modera Fausto Melluso, World Press Photo Palermo.
Sabato 29 settembre ore 18.00
Public Lectur con il siciliano Alessio Mamo e “Notte bianca”
Alessio Mamo ha vinto il World Press Photo 2018 sezione singles per la categoria People. Il suo reportage ha come protagonista Manal, 11 anni, vittima di un’esplosione causata da un missile caduto su Kirkuk, in Iraq, indossa una maschera per diverse ore al giorno per proteggere il proprio viso a seguito di un complicato intervento estetico nell’ospedale Al-Mowasah ad Amman, Giordania, grazie al progetto “Médicins Sans Frontières Reconstructive Surgery Program”. In occasione della “Notte bianca” Palazzo Bonocore resterà aperto fino alla mezzanotte. Seguirà una degustazione a cura di Caffè Morettino.
Mercoledì 3 ottobre ore 18.00
Incontro “Evelina Santangelo racconta Alessandro Leogrande”
Alessandro Leogrande è stato una delle poche voci intellettuali e autorevoli che ha saputo farsi strada per tanti, ha saputo indicare una direzione verso la comprensione di un mondo nel quale sempre più mancano i punti di riferimento. Il suo racconto delle migrazioni, delle persone migranti, oggi resta un punto di riferimento per i tanti che provano a portare avanti un discorso che si oppone ai muri e ai nazionalismi. A raccontare di lui e della sua opera, Evelina Santangelo, scrittrice ed editor.
Sabato 6 ottobre ore 18.30
Public Lecture con il fotografo Francesco Pistilli
Francesco Pistilli è il vincitore del terzo premio World Press Photo 2018 sezione storie per la categoria General News. “Lives in limbo” è il nome del reportage – che sarà presentato insieme al suo ultimo fotoreportage dedicato alla Puglia -. L’inasprimento della rotta balcanica verso l’Unione Europea ha bloccato migliaia di rifugiati che viaggiavano attraverso la Serbia in cerca di una nuova vita in Europa. Molti trascorrevano l’inverno gelido in magazzini abbandonati a Belgrado. L’UNHCR ha riferito che il numero di rifugiati in Serbia è aumentato. Circa l’85% era ospitato in strutture governative, la maggior parte degli altri dormiva nella capitale.
Domenica 7 ottobre ore 18.00
Proiezione “Photo of the Year, 63 anni di World Press Photo”
Serata conclusiva per il World Press Photo, il più importante concorso di fotogiornalismo al mondo, con la proiezione di tutte le foto vincitrici del premio dal 1955 ad oggi. Tra gli scatti, oltre quello di Burhan Ozblici, anche quelli di Pietro Masturzo e Francesco Zizola, unici italiani ad aver mai vinto il prestigioso premio di fotografia. Nato in Olanda 63 anni fa, ha visto in gara 4.548 fotografi di 125 paesi. La premiazione della giuria, presieduta da Magdalena Herrera direttrice della fotografia a Geo France, è avvenuta lo scorso 12 aprile ad Amsterdam. A seguire rinfresco offerto da Bioesserì, mescita di vini rossi e bianchi di Cantine Settesoli e degustazione guidata di caffè curata da Morettino.