Caso Diciotti, Miccichè attacca Salvini. Dura replica dei leghisti
Sul caso della nave Diciotti, ancora ferma al porto di Catania, si registra un attacco senza precedenti sulla sua pagina Facebook del presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè al ministro dell’Interno Matteo Salvini mentre sta alla finestra il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci che alcuni mesi fa ha stretto un accordo elettorale con Salvini in viste delle prossime elezioni europee.
“Dici di non temere l’intervento del Presidente della Repubblica, quello del Primo Ministro, o quello di un Procuratore – scrive al vetriolo Micciché rivolgendosi direttamente a Salvini – Io non ti auguro un’indagine per sequestro di persona. Ti auguro di riuscire a provare vergogna. Non so come tu riesca a dormire al pensiero di quanta sofferenza si stia procurando nel tuo nome”.
Miccichè che oggi si è recato al porto di Catania salendo a bordo della nave Diciotti, aggiunge: “Salvini, non ti stai comportando da Ministro di una democrazia occidentale, civile: non stai difendendo i confini d’Italia, perché persino l’ultimo dei soldati in guerra avrebbe pietà di un civile inerme, ferito, indifeso. Salvini, non agisci così perché intollerante o razzista. Perché nel lasciare 150 persone per tre giorni in balìa di malattie e stenti su una nave non c’entra niente la razza o la diversità, c’entra l’essere disumani, sadici. E per cosa poi, per prendere 100 voti in più? Salvini, fattene una ragione, non sei razzista: sei solo stro***”.
Il post, pochi minuti dopo, è stato condiviso dall’ex sottosegretario Davide Faraone, provocando la reazione del leader regionale pentastellato Giancarlo Cancelleri: “Vedere quelli del Pd condividere il pensiero di Gianfranco Micciché sulla nave Diciotti – scrive – dice tutto su come questa Regione sia governata dalla stessa “pasta cchi sardi” di sempre, alludendo ad un presunto accordo sottobanco. Insomma a leggere quelle parole sembra che Forza Italia abbia superato il Pd a sinistra”.
La replica della Lega non si è fatta attendere con il deputato all’Assemblea Regionale Siciliana Tony Rizzotto: “Sono profondamente dispiaciuto e fortemente deluso dalle parole usate dall’On. Miccichè nei confronti del vice premier e ministro dell’Interno Sen. Matteo Salvini per una posizione che il Presidente dell’Ars può anche non condividere, ma che è frutto di una scelta politica del Governo nazionale volta a sensibilizzare gli stati dell’Ue affinché collaborino con l’Italia nella gestione del problema dell’immigrazione. Sono ingiustificati, e certamente poco consoni alla carica ricoperta, i toni usati da Miccichè nei confronti del Ministro dell’Interno, perché un politico navigato come il Presidente dell’Ars dovrebbe sapere che questi atteggiamenti offensivi e provocatori non migliorano i rapporti politici ma possono solo peggiorarli”.
A seguire è arrivata una nota congiunta di dirigenti e amministratori locali della Lega: “Non possiamo che esprimere sentimenti di vergogna per i toni violenti e il linguaggio indecoroso che offende l’intero Parlamento siciliano”. “E le condizioni in cui versa la nostra splendida isola dopo che costui negli ultimi trent’anni ha ricoperto quasi tutte le cariche istituzionali esistenti, lo testimoniano da sé – prosegue la nota -. Lui che da sempre è stato un esempio negativo per la politica siciliana si permette oggi di attaccare chi sta dando una svolta vera a questo Paese. Speriamo che il presidente Musumeci non faccia passare in silenzio questa inqualificabile aggressione verbale sferrata dalla seconda carica istituzionale della Sicilia” – concludono gli esponenti siciliani del Carroccio.
Miccichè attacca anche i pentastellati: “Giancarlo Cancelleri pare sia stupito del fatto che molti cittadini condividano con me l’indignazione e la preoccupazione su quanto sta accadendo a bordo della Diciotti. Lo preoccupa il fatto che siano d’accordo con me anche le persone che non mi hanno votato. Ti svelo un segreto, Giancarlo: non serve un’appartenenza politica per avere cuore. Di contro, io mi stupisco del tuo assordante silenzio sulla vicenda e di quello degli esponenti del M5S.
Toglimi una curiosità, Giancarlo: è nell’accordo di governo con la Lega quello di fregarsene dei poveracci o è solo opportunismo politico”?
Puntualmente è arrivata la replica di Cancelleri che su Facebook scrive: “Gianfranco Miccichè e tanti altri supereroi dell’accoglienza finta e squallidamente sbandierata si chiedono il perché del mio silenzio sulla nave Diciotti, caro Presidente Miccichè te lo svelo io un segreto: quello che tu definisci assordante silenzio, per me è soprattutto grande rispetto di una situazione di chiaro disagio e sofferenza per queste persone, che tu definisci poveracci e questo sì che è un grande insulto per una persona”.
E aggiunge: “Il mio pensiero non può che essere rivolto a queste persone che hanno già sofferto le pene di un lungo viaggio, la pena della fuga dai loro paesi, e spero che presto possano trovare la migliore accoglienza, ma sappiamo tutti molto bene che se l’Europa non farà la sua parte, l’Italia non potrà farcela da sola. Dobbiamo riportare al centro del dibattito il tema dell’accoglienza, quella vera, che dovrebbero fare tutti i paesi dell’Europa e che invece l’Italia ha sempre svolto da sola, lasciando spazio ai furbetti che hanno fatto diventare esseri umani (non poveracci) solo merce di scambio utile al loro business”.
Al di là delle schermaglie politiche, le 192 persone a bordo della Diciotti (150 migranti e 42 dell’equipaggio della guardia costiera) attendono una risposta in tempi brevi per superare questa situazione che potrebbe esplodere anche sotto il profilo sanitario, visto i numerosi casi di scabbia presenti sulla nave.