Scuola, Lagalla: “Dal prossimo anno sperimenteremo il tempo pieno. Il tasso di dispersione scolastica in Sicilia è tra i più alti d’Italia”

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Roberto Lagalla

 “Il potenziamento del tempo scuola, anche se all’inizio in forma sperimentale sarà un passaggio necessario in Sicilia nei prossimi mesi. Sarà fondamentale soprattutto nelle aree a maggiore tasso di dispersione scolastica e disagio sociale. Su questa vicenda abbiamo interessato anche il Governo nazionale e abbiamo trovato un riscontro pieno da parte del ministro Bussetti”. Ad affermarlo nel corso di un forum organizzato dall’Italpress è l’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla. “Dai primi di settembre – spiega Lagalla – si costituirà un tavolo a Roma per mettere insieme risorse regionali e nazionali e avviare un percorso sperimentale che potrebbe partire dal secondo quadrimestre del prossimo anno scolastico, in modo da consentire sia un potenziamento disciplinare nelle ore pomeridiane, sia una serie di attività extracurriculari nei settori della musica, della letteratura, della sport e dello spettacolo. L’obiettivo è fare crescere nei ragazzi il senso di identità e la consapevolezza che scuola e cultura restano il più potente ascensore sociale”. Nell’ambito del progetto nazionale “Scuole aperte” che fa riferimento ai fondi del Pon Scuola, “con la collaborazione dei Ministeri della Giustizia e degli Interni – spiega Lagalla – abbiamo già individuato le aree siciliane a maggiore rischio sociale. Sarà in quelle zone che metteremo insieme le iniziative nazionali con quelle regionali, con un programma che, nei primi anni sarà sperimentale ma che potrà diventare sistemico negli anni successivi”.
 Il tempo prolungato – continua Lagalla – richiederà anche l’adeguamento delle strutture scolastiche: “Si tratterà di lavorare per la sicurezza, come si sta facendo già, ma anche per realizzare mense e luoghi di refezione scolastica, almeno per le scuole dell’infanzia e primarie, e in alcuni casi per le medie”.
Il tempo pieno porterà anche la necessità di un incremento dei docenti in Sicilia: “A regime, sicuramente si’ – dice Lagalla -.Nella fase sperimentale e preliminare, valuteremo insieme al Ministero per l’Istruzione e all’Ufficio Scolastico Regionale come assicurare la copertura delle ore pomeridiane. Copertura che prevede l’intervento dell’associazionismo, del mondo dello sport e dello spettacolo”.
“Il tasso di dispersione scolastica in Sicilia è tra i più alti d’Italia: 25,1 per cento. Siamo lontani dalla media italiana che è del 16,1 per cento” – evidenzia Lagalla – . “Ogni anno, i nostri studenti fanno in media 200 ore di scuola in meno rispetto ai loro coetanei di altre regioni italiane. Questo succede anche perché in Sicilia non è stato mai stato attivato il tempo pieno. Si verifica, così, una penalizzazione che tocca anche il corpo insegnanti e che produce una perdita di chances per i nostri giovani. Si spiega, in parte, anche in questo modo l’insuccesso che la Sicilia registra nelle prove Invalsi”.
“La Giornata regionale del ricordo e della legalità, istituita per il 30 aprile di ogni anno, con una legge approvata dall’Assemblea Regionale Siciliana “costituirà certamente un’occasione di riflessione generale”.
“In questi giorni abbiamo esitato un bando per tutte le scuole siciliane, pubbliche e paritarie – ha aggiunto Lagalla -, che entro il 30 settembre potranno proporci progetti, anche insieme al mondo dell’associazionismo e del volontariato, relativi a legalità, bullismo, violenza di genere, solidarietà per la disabilità e tutela dell’ambiente”.
“Con la sensibilità culturale, si matura in contemporanea una sensibilità sociale e si fa la migliore lotta alla mafia e
all’illegalitaà – ha sottolineato l’assessore -. Se, invece, si resta nell’ignoranza e nel bisogno, un popolo non e’ libero e una persona diventa strumento di volontà altrui”.
Per il personale della formazione professionale che non potrà essere riassorbito nei corsi che partiranno nei prossimi mesi “il problema non è  banale, per questo abbiamo avuto dei contatti con il Ministero del Lavoro per la costituzione di un tavolo romano che se ne dovrà  occupare”.  “Da questo tavolo – conclude Lagalla – dovranno venire decisioni sia legate alle anticipazioni pensionistiche, sia alle nuove modalità di erogazione del fondo di garanzia. Ma anche in chiave di ricollocazione e riqualificazione, di parte di questo personale, in altri segmenti produttivi, a partire dalla
infrastrutturazione digitale”.

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