Ars, revisori dei conti: Via libera in commissione “Affari istituzionali” al testo che elimina la discrezionalità politica. Caronia: “Norma inapplicabile. Sarà il caos”

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Gianina Ciancio (M5S)

Dopo la legge M5S approvata nel contesto della finanziaria di marzo 2016 che recepiva la norma nazionale, sull’introduzione del sorteggio per la scelta revisori dei conti negli Enti Locali, arriva oggi l’ok dalla Commissione Affari istituzionali dell’Ars al Ddl, sempre del Movimento 5 Stelle, che regola la scelta a sorte dei medesimi professionisti anche nelle partecipate e negli Enti controllati dalla Regione. Ultimo passaggio prima del via libera definitivo alla legge è il voto in aula a sala d’Ercole.  

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“Oggi queste figure – spiega Gianina Ciancio – vengono nominate soltanto per scelta della politica. Grazie al pressing del M5S, si sta cambiando drasticamente rotta e revisori verranno sorteggiati. Finalmente il controllore non sarà scelto dal controllato”. A dichiararlo è la deputata M5S all’Ars Gianina Ciancio, prima firmataria del disegno di legge che regola le norme sulla nomina dei revisori dei conti degli Enti regionali.

“Con questa norma – spiega la deputata – non solo si elimina la discrezionalità da parte dell’organo politico, ma si amplia anche la platea di possibili candidati al ruolo di revisori, in quanto tra questi, un terzo dovrà obbligatoriamente essere un giovane professionista”.

“Pur rifacendoci  alla normativa nazionale sugli Enti locali – Spiega Roberta Schillaci prima firmataria di diversi emendamenti discussi e approvati – circa i requisiti per la nomina, il nostro DDL fa si che le stesse persone non possano accumulare più incarichi, dando invece la possibilità a più professionisti di dare il loro contributo presso gli Enti della Regione Siciliana”. Dopo l’approvazione in Commissione, l’iter prevede adesso il voto in aula.

“Ci dispiace constatare – sottolinea Ciancio – il voto contrario di alcuni componenti della commissione, incluso il presidente. Questo ci da un’idea di quanto questo testo tolga potere alle note logiche politiche” conclude la deputata.

“Se la norma sul sorteggio dei revisori dei conti delle partecipate regionali approvata oggi in I Commissione su proposta del M5S e col sostegno del Pd diventasse davvero legge – tuona Marianna Caronia –  ci troveremo in una situazione di totale caos ed incertezza normativa”. “Forse l’intenzione era giusta, con la volontà di scelte imparziali e trasparenti, ma il risultato sarebbe a dir poco catastrofico, col rischio di una paralisi degli enti”.

Caronia boccia senza appello la proposta di legge targata 5 Stelle votata oggi in Commissione Affari istituzionali, che prevede che tutti i revisori siano scelti tramite sorteggio.

“Una simile previsione – afferma la Caronia – sarebbe inapplicabile perché quella materia è regolamentata da una normativa nazionale (il D. lgs. 39/2010, ndr) che attribuisce all’assemblea dei soci di ciascun ente il potere di scelta, sulla base di un lavoro istruttorio che non può non tenere conto delle competenze specifiche necessarie, del piano di revisione predisposto, della idoneità tecnico-professionale”. Dalla presidente del gruppo misto viene una critica al fatto che la Commissione abbia votato la proposta: “stupisce – afferma – che da parte della Presidenza della Commissione non vi sia stato un lavoro istruttorio più approfondito, che avrebbe mostrato che la norma non è votabile perché, se mai dovesse diventare legge, andrà certamente incontro ad una sonora bocciatura costituzionale”.

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