Comune di Palermo, relazione sindaco su ispezione Mef. Ferrandelli: “C’è una narrazione che non risponde alla realtà”. Catania: “Contestazioni infondate”
“Siamo sempre più preoccupati per la deriva verso cui sta andando la città. L’atteggiamento di chi nega i problemi, e che invece dovrebbe offrire soluzioni, preoccupa ancora di più dei problemi stessi”. È quanto dichiara Fabrizio Ferrandelli, capo dell’opposizione in consiglio comunale, a seguito delle dichiarazioni del Sindaco circa la relazione del Mef.
“Il Sindaco esulta – incalza Ferrandelli – quando in realtà i 3/4 dei punti di contestazione del MEF vengono confermati. Tra gli esempi più eclatanti la restituzione dell’ indennità di video terminale richiesta ai dipendenti, passando dall’ammissione dell’assenza del contratto di servizio con Sispi a cui Il consiglio comunale, su nostra istanza, ha dovuto rimediare nelle settimane scorse. Il Sindaco, nonostante le continue richieste di confronto delle opposizioni sulla relazione del Mef, sulle osservazioni della Corte dei Conti e sulla deriva gestionale delle aziende e la compromissione dei conti, continua a scappare e a dare alla stampa e ai cittadini una visione non corretta della realtà.
In consiglio comunale chiederemo chiarezza e sul tema di bilancio e di contratti di servizio delle aziende saremo implacabili. La situazione odierna – conclude Ferrandelli sulla sua pagina Facebook – sembra quella descritta dal narratore del bellissimo film francese di Kassovitz del 1995 intitolato “L’odio”: Questa è la storia di un uomo che cade da un palazzo di cinquanta piani. Mano a mano che cadendo passa da un piano all’altro, il tizio, per farsi coraggio, si ripete: “Fino a qui tutto bene. Fino a qui tutto bene. Fino a qui tutto bene”. Il problema non è la caduta, ma l’atterraggio”.
“Le controdeduzioni del sindaco ai rilievi del Mef – dichiara Giusto Catania, capogruppo di Sinistra Comune – dimostrano ciò che avevamo già sostenuto mesi fa: le contestazioni mosse erano solo bolle di sapone, caratterizzate da una connotazione politica con elementi di valutazione strumentali. I rilievi sollevati all’amministrazione comunale sono stati infatti del tutto smontati dalle controdeduzioni e dalle relazione del sindaco. Il governo della città è una cosa complessa, che non può scaturire dall’attivazione di algoritmi esatti. Le scelte discrezionali, inscritte nella legittimità e nella legalità, sono inevitabili e necessarie; sono un effetto della capacità di ascolto e di valutazione politica vitali per la comprensione e la crescita della città”.