Pontida, M5S: Musumeci sta con Fi o con Lega? Rizzotto: “Nulla di cui stupirsi”

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“Musumeci dica chiaramente ai suoi elettori da che parte vuole stare, invece di sostare nel limbo dell’ambiguità. Sta con Forza Italia? Con la Lega? O con due piedi in una scarpa, visto che l’accozzaglia travestita da coalizione di Governo, con cui ha vinto le elezioni in Sicilia, non si è sfaldata da tempo e non esiste più? Invece di fingere, Musumeci prenda atto che governa sulle sabbie mobili”. Lo dice la capogruppo del M5S Valentina Zafarana, riferendosi alla partecipazione del presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, fondatore del movimento Diventerà Bellissima, che in Sicilia governa con gli azzurri di Fi, alla kermesse del Carroccio in corso a Pontida.

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Rincara la dose il vicepresidente dell’Ars Giancarlo Cancelleri. “Mentre in Sicilia governa con Forza Italia, Musumeci va al raduno della Lega. Solo il peggiore dei dorotei democristiani – afferma Cancelleri – potrebbe farlo: sono due cose incompatibili”.  “Coerenza vorrebbe – aggiunge – che Forza Italia uscisse dal governo della Regione”.

“Rispondere all’invito di un leader politico di un partito amico – afferma afferma Il deputato regionale della Lega Tony Rizzotto  – non vuol dire aderire a quel partito, ma semplicemente attestare una convergenza politica ed una volontà e capacità di dialogo all’interno di una coalizione. Così, la presenza del Governatore Musumeci a Pontida, come quella dei Governatori di Liguria e Molise, è stata espressione e conferma della condivisione politica dei programmi e dell’azione di governo lì dove il centro-destra guida le Regioni con Governatori non aderenti alla Lega.” “Il presidente Musumeci governa a capo di una coalizione di cui la Lega è sempre stata parte attiva e coerentemente propositiva, quindi – conclude Rizzotto – nulla di cui stupirsi”.

Per il deputato leghista, “se c’è qualcuno che negli ultimi anni ha oltraggiato la Sicilia, questi è certamente chi, stando nello stesso partito dell’On. Miceli, ha governato portando la nostra regione allo stato di crisi in cui l’abbiamo ereditata pochi mesi fa”.

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