Premio Ambrosoli 2018. Menzione speciale ad Antonio Cottone presidente di Ape-Fipe Confcommercio Palermo
La Giuria di “Premio Giorgio Ambrosoli all’integrità, responsabilità e professionalità” (www.premiogiorgioambrosoli.it), composta da Linda Gilli, Umberto Ambrosoli, Mario Carlo Ferrario, Renato Mattioni e Guido Rispoli ha deciso di assegnare la Menzione Speciale Giorgio Ambrosoli al presidente di Ape-Fipe Confcommercio Palermo Antonio Cottone, titolare assieme ai fratelli Roberto e Marcello della pluripremiata pizzeria La Braciera, per l’esercizio della attività professionale all’insegna dei principi di integrità, responsabilità e professionalità, nel rispetto e tutela dello stato di diritto in condizioni di particolari avversità e di improprie pressioni contro la legalità nel contesto in cui ha operato.
La cerimonia di consegna dei riconoscimenti si è svolta martedì sera (26 giugno) al Piccolo Teatro, nella sede storica di via Rovello. I più vivi rallegramenti per l’assegnazione del riconoscimento a Cottone sono arrivati da parte della famiglia Ambrosoli, di Transparency International Italia e del Comitato Promotore del Premio.
Antonio Cottone lo scorso 21 novembre era stato anche testimonial di “Legalità Mi Piace!”, la Giornata nazionale promossa ormai da anni da Confcommercio Imprese per l’Italia, e davanti al ministro dell’Interno Marco Minniti, aveva raccontato la sua esperienza di imprenditore che ha deciso di dire No al racket. Cottone, nel gennaio 2015, assieme ai suoi fratelli era riuscito a cacciare fuori, dal suo storico locale di via San Lorenzo, e a fare arrestare in flagranza di reato due malviventi che con il tipico atteggiamento mafioso avevano chiesto il “pizzo”.
“È un grande riconoscimento al lavoro che facciamo ogni giorno con i miei fratelli Marcello e Roberto e con tutti i nostri collaboratori – ha detto Antonio Cottone – ma è il frutto di una scelta chiara che abbiamo deciso di fare quella della legalità e del non piegarsi alle logiche criminali e mafiose. Per questo desidero ringraziare l’organizzazione del Premio Ambrosoli per aver voluto attribuire la menzione speciale a me, è davvero una grande soddisfazione”.
I premi assegnati in questa edizione sono andati per il volontariato civile a Tina Martinez, moglie di Antonio Montinaro, caposcorta di Giovanni Falcone, che il 23 maggio 1992 rimase ucciso nella strage di Capaci, con il magistrato, la moglie Francesca Morvillo e gli altri due agenti della scorta. La signora Montinaro decise di rimanere nella sua Palermo, dove trovò il calore, la vicinanza e l’ammirazione dei palermitani. Negli ultimi 26 anni, ha girato per l’Italia recandosi nelle scuole e partecipando ad incontri per la legalità, raccontando la storia di suo marito, del magistrato Falcone e del forte rapporto professionale, ma anche personale che ha legato loro e anche Dicillo e Schifani, nella lotta antimafiosa. Affinché la memoria costituisca la base da cui partire per difendere la legalità. Inoltre i premi sono andati anche a: Nicola Pondrano, ex operaio e sindacalista, Bruno Pesce sindacalista, Daniela Degiovanni, medico oncologo, Donato Ungaro vigile urbano, Vincenzo Linarello imprenditore.
Le menzioni sono andate oltre che ad Antonio Cottone anche a: Marta Cabriolu, sindaco di Villacidro, Giuliano Bastianello, imprenditore di Spinea, Cataldo Motta già Procuratore della DDA Lecce, Giovanna Ceribelli commercialista di Milano, Marilena Natale giornalista di Salerno, Coop “Valle del Marro” di Reggio Calabria, Claudio Di Sabatino, Angelo Volpe, Donato Antonicelli vigili urbani di Pescara e Alberto Musy, consigliere comunale di Torino. Il riconoscimento europeo-internazionale è andato a Irene Frachon, medico francese Brest (Francia).
Promosso dalla famiglia Ambrosoli e da Transparency International Italia, sostenuto da Confcommercio – Imprese per l’Italia, da quest’anno in collaborazione con il Parlamento Europeo, e con il Patrocinio del Comune di Milano, della Camera di Commercio di Milano, l’adesione di Fondazione Rete Imprese Italia e del Piccolo Teatro di Milano e d’Europa, il Premio Giorgio Ambrosoli riconosce valore agli “esempi invisibili” di professionisti che si siano contraddistinti per la difesa dello stato di diritto tramite la pratica dell’integrità, della responsabilità e della professionalità, pur in condizioni avverse a causa di “contesti ambientali” o di improprie pressioni contro la legalità nel contesto in cui hanno operato. Questa edizione ha messo in evidenza in particolare modo il programma di interventi su tutto il territorio d’Italia, agevolate dal Premio Giorgio Ambrosoli, dal Comitato e dalle sezioni locali dello stesso e da chi è stato insignito dei riconoscimenti delle varie edizioni.