Morte di Giovanni Tumbiolo, il cordoglio delle istituzioni
Si sono svolti oggi a Mazara del Vallo, nella Basilica Cattedrale del S.S. Salvatore, i funerali del Presidente del Distretto della Pesca e Crescita Blu Giovanni Tumbiolo spentosi ieri all’età di 60 anni a causa di un malore improvviso. Lascia la moglie, l’avvocato Daniela Grimaudo e i due figli, Marco e Vittoria.
Giovanni Tumbiolo è stato un uomo simbolo della rinascita della pesca in Sicilia, stimato da tutti, in particolare dalle alte cariche dello stato e dai principali rappresentanti dell’attività agro-ittico alimentare del Mediterraneo e dell’Africa Subsahariana.
Dottore Commercialista e Revisore dei Conti. Esperto in materia di relazioni internazionali. Ha svolto attività di Dirigente presso Aziende ed Enti nei settori della Trasformazione Alimentare ed ittico, Bancario e finanziario. Giovanissimo ha svolto Attività Sindacali in Confindustria dove è stato membro della Commissione Affari Esteri dei Giovani Industriali con Delega ai rapporti con i Paesi del Mediterraneo. Già assessore allo sviluppo economico alla Provincia Regionale di Trapani, Presidente Regionale e poi Vice Presidente Nazionale dell’Associazione Italiana Cooperative della Pesca. Segretario della Consulta per la Difesa del Mare dagli inquinamenti.
E’ stato fondatore del Consorzio Siciliano per la Valorizzazione del Pescato e del Distretto Produttivo della Pesca, Coordinatore dei Distretti agroalimentari. E’ stato ideatore e promotore del “Forum del Mediterraneo”, del “Foro per l’Africa”. Ideatore e promotore di “Blue Sea Land-Expo dei cluster del Mediterraneo, Africa e Medioriente” che nel corso delle sei edizioni, a Mazara del Vallo, ha ricevuto diversi riconoscimenti, uno su tutti la medaglia della Presidenza della Repubblica Italiana. Nominato dai Governatori dei Distretti italiani del Rotary International Presidente del “Comitato interpaese” Italia-Tunisia. Ha guidato con successo numerose delegazioni di imprenditori in molti Paesi del Mediterraneo, del Medioriente allargato e dell’Africa. Ha ricevuto in Sicilia in visita alle strutture del Distretto numerose delegazioni istituzionali, imprenditoriali, scientifiche e tecniche provenienti da Nazioni europee, americane, dell’Asia e dell’Africa. E’ stato impegnato per conto di varie Nazioni ed Enti nella soluzione di situazioni di “Crisi” in campo marittimo in particolare in Tunisia, Libia Malta, Libano, Egitto. Esperto in materia di relazioni internazionali è Consulente per gli affari marittimi ed internazionali di vari Ministri ed Assessori regionali e di società internazionali. Inoltre, è stato fra i primi ideatori e cultori della dottrina economica e sociale della Blue Economy promuovendo la creazione della “Blue Economic Zone” nel Mediterraneo. È stato fortemente impegnato nella costruzione del processo di cooperazione, di dialogo e di Pace fra i Popoli.
L’Assessore dei Beni culturali Sebastiano Tusa, che ha condiviso con Tumbiolo numerose iniziative, lo ricorda nella sua incessante opera al servizio dello sviluppo del Mediterraneo. “Giovanni Tumbiolo ha dato un contributo non indifferente a proteggere e valorizzare il Mediterraneo non solo limitandosi alla protezione del pescato e della marineria, ma riuscendo a inserire il mondo della pesca in un più vasto contesto culturale e antropologico. Attraverso le sue appassionate parole abbiamo appreso che la pesca è cultura, storia esperienza umana e la sua salvaguardia non significa soltanto proteggere una limitata economia, ma garantire un futuro ai nostri territori e al Mediterraneo. Quando parlava di blue economy ci insegnava che mare non significa soltanto pesca, ma con una visione strategica eccezionale inglobava con quel termine tutto ciò che intorno al Mediterraneo ruota: dall’energia alternativa all’archeologia, dalla biotecnologia alla cantieristica e all’innovazione tecnologica. Attraverso le sue parole vedevi quella moltitudine di uomini e donne che hanno fatto grande il Mediterraneo con il loro sacrificio e il loro talento. La sua visione strategica era basata su uno spiccato sentimento di solidarietà e di fratellanza che lo portava a dialogare con tutti i popoli del Mediterraneo lanciando costantemente segnali concreti di pace e dialogo costruttivo. Ricordava sempre quando ci vedevamo un episodio illuminante della sua tensione etica verso la pace e la fratellanza. Un motopesca di Mazara del Vallo era stato sequestrato dalle autorità libiche ed era bloccato nel porto di Derna. Oltre ai problemi inerenti la pesca era stato bloccato perché a bordo trovarono alcuni frammenti ceramici antichi pescati in mare. Mi telefeonò da Bengasi e mi pregò d’intercedere presso le autorità del locale Dipartimento di Antichità affinché rappresentassero la poca importanza di quei cocci che tenevano lontano dalle loro famiglie i marinai del motopesca. Intervenni subito e il motopesca fu rilasciato. Non cessò mai di ringraziarmi – conclude Tusa – per quel mio dovuto intervento dimostrando la sua grande umanità e il suo amore per il mondo della marineria che sarà per noi un insegnamento imperituro”.
“Uomo d’intelligenza vivace e di straordinaria capacità relazionale – afferma l’Assessore per la Pesca Mediterranea, Edy Bandiera per tutto il comparto produttivo legato alla pesca e al mare. Fautore ed attuatore del fondamentale dialogo tra le istituzioni e i popoli del Mediterraneo legati alla pesca, da grande conoscitore delle istituzioni e del mare ha saputo mediare come pochi. Ho avuto il privilegio, seppur per un tempo breve, di entrare in relazione con lui e di condividere idee e progetti, ciò mi ha consentito di comprenderne le straordinarie qualità umane e professionali. La Sicilia perde un uomo di grande valore, che ci lascia un patrimonio di attività e relazioni importanti. Alla famiglia, la mia vicinanza e le mie più sentite condoglianze”.
“Il saluto che, oggi, siamo prematuramente chiamati a rendere a Giovanni Tumbiolo non è, nè può essere, l’ultimo, rispettoso e doloroso atto verso un grande amico ed un coraggioso siciliano – afferma l’Assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale Roberto Lagalla – . Esso deve, piuttosto, rappresentare una promessa e un atto di ulteriore e collegiale impegno, affinché lo straordinario lavoro di Giovanni non abbia a perdersi nel vuoto della sua scomparsa. Ho conosciuto bene Giovanni. In questa consuetudine, sono cresciuti sentimenti autentici di ammirazione, apprezzamento e soddisfazione per quanto egli fosse capace di fare nell’interesse vero ed autentico della Sicilia e dei siciliani più fragili e bisognosi di aiuto. Muovendo dalla felice intuizione della centralità del mare e del valore aggiunto della pesca, ha saputo teorizzare e concretizzare la costruzione di un prezioso percorso di rapporti internazionali, di mediazioni e di valorizzazione territoriale che trovavano il proprio coagulo culturale nella centralità del Mediterraneo e nello sviluppo, coordinato e pacifico, dei Paesi che vi si affacciano. Scompare un Amico, un raffinato cultore di innovazione, un operoso costruttore di futuro. Per una volta, mi rifiuto di immaginare chi ci ha lasciati, ammiccante dal Suo meritato pertugio nel Cielo. Mi piace piuttosto pensare a Giovanni che, sacrificatosi come Colapesce per la sua Sicilia, ha voluto tuffarsi, silenziosamente e per sempre, in quell’amato ed azzurro mare dalle cui profondità regge – conclude Lagalla – come in una moderna e rinnovata leggenda, le sorti ed il domani di questa nostra Isola”.
“Gianni Tumbiolo è stato un visionario, un uomo che prima di altri ha saputo vedere e costruire forme di dialogo fra i popoli, le culture e le economie del Mediterraneo – dichiara il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando – partendo proprio dal mare, dalla sua cultura e da chi quel mare lo ha solcato ogni giorno. Grazie a questo suo impegno e alla sua grande credibilità internazionale, aveva spesso agito da felice mediatore e risolutore di controversie internazionali, mostrando il suo amore per la pace e per il dialogo. La sua scomparsa è una perdita non solo per il mondo della pesca, ma per tutta la Sicilia”.