Modica, dove identità fa rima con sviluppo: l’indagine dell’istituto Aaster

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Modica, terra di Barocco e di agricoltura, intreccio tra cultura e natura, periferia della Sicilia e luogo di forte identità. Un territorio che si caratterizza per il suo profilo autonomo, dove l’imprenditorialità è diffusa e il patrimonio storico e naturale possono diventare fattore di innovazione e crescita. Qui lo sviluppo non passa dalla grande industria, ma da una comunità operosa che ha forti origini contadine, come dimostra l’esistenza di filiere di eccellenza che vanno dal Dop Monti Iblei alla Docg del Cerasuolo di Vittoria e alla Dop del Caciocavallo, o la presenza di aziende agroalimentari come Avimecc, Lgb, Caffè Moak.

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È questa l’immagine che dell’area restituisce l’indagine condotta dall’istituto di ricerca Aaster, incaricato da Conad di realizzare uno studio sulla comunità del territorio in occasione della tappa siciliana de Il Grande Viaggio Insieme, per analizzare e comprendere i fenomeni che attraversano la città in questa fase di profondi cambiamenti sociali, culturali ed economici.

Il lavoro è stato presentato oggi, nel corso del dibattito Modica, persone, comunità e valori che si terrà presso il Teatro Garibaldi, Corso Umberto I, e che si chiuderà con un concerto de “I Solisti del Sesto Armonico”, diretti dal maestro Peppe Vessicchio.

L’appuntamento si aprirà con i saluti del sindaco di Modica Ignazio Abbate. Sul palco, con il direttore del Consorzio Aaster Aldo Bonomi e l’amministratore delegato di Conad Francesco Pugliese, coordinati dalla giornalista di Oggi Marianna Aprile porteranno la loro testimonianza Roberto Ammatuna, sindaco di Pozzallo, Uccio Barone, presidente della Fondazione Giovan Pietro Grimaldi, Giorgio Cappello, amministratore delegato della Soaco, Michele Leocata, amministratore delegato della Avimecc Spa. E ancora: Giuseppe Polara, vice presidente della Fondazione Teatro Garibaldi e Nino Scivoletto, direttore del Consorzio Tutela Cioccolato di Modica. Saliranno sul palco anche due studenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore “G. Galilei – T. Campailla”, che riporteranno le loro impressioni e riflessioni sullo studio. Il Grange Viaggio Insieme ha infatti coinvolto anche il mondo della scuola: giovedì i sociologi dell’istituto Aaster hanno incontrato una classe dell’istituto per un focus group sull’indagine e sull’immagine della città, durante il quale i ragazzi hanno espresso il proprio punto di vista sulla base delle loro esperienze.

Oggetto del dibattito la morfologia economico sociale della comunità di Modica nell’immagine scattata da Aaster, che ha confrontato e incrociato i dati socio-economici degli ultimi anni e abbinato all’analisi quantitativa una serie di interviste ad alcuni esponenti della realtà locale. Dinamiche demografiche, livello di istruzione, ricchezza e distribuzione dei redditi dei cittadini, vitalità dei comparti produttivi sono alcuni dei dati esaminati e raffrontati con i parametri regionali e nazionali, per isolare ed evidenziare le specificità del territorio. Specificità che emergono in particolare da alcuni dati, come 54.522, il numero degli abitanti modicani, che colloca il comune al tredicesimo posto in Sicilia per popolazione, o 15.715, il reddito medio pro capite in euro, un valore inferiore di oltre 5 mila euro rispetto alla media nazionale, ma medio alto se paragonato a quella della realtà ragusana, di circa 1.000 euro più bassa. Nel comune ibleo è profondo il solco tra ricchi e poveri (60 contribuenti su 100 percepiscono meno di 15 mila euro all’anno, 2 su cento dichiarano più di 75 mila), ma altri dati economici suggeriscono che il sistema economico non è immobile, specie se paragonato a quello di altre aree dell’isola. A 13.906 euro ammonta il valore in euro degli impieghi bancari per abitante: siamo lontani dagli oltre 25 mila del dato italiano, ma la cifra è la sesta più alta tra i comuni siciliani. Il numero di abitanti per ogni impresa, 11,8, è di poco superiore a quello nazionale (10,4), e gli addetti in rapporto ai residenti sono 36,1 su cento, altro indice che fa di Modica tra i primi grandi comuni siciliani per capacità di creare occasioni di lavoro. D’altra parte il numero delle aziende attive è in crescita tra il 2016 e il 2017, così come l’occupazione, salita del 7 per cento. A farla da padrona è la filiera agroalimentare, che vale il 17 per cento dell’occupazione comunale, mentre l’industria turistica vale il 4 per cento delle imprese e quasi il 5 per cento dell’occupazione.

Modica è l’espressione della città siciliana di medie dimensioni, con riferimento ai comuni con oltre 20mila abitanti in quasi tutte le graduatorie demografiche ed economiche Modica si colloca in posizione intermedia. Dal punto di vista demografico l’aspetto che la porta a deviare maggiormente dalla sua posizione mediana è la quota di abitanti stranieri, tra le più basse tra le città considerate. Forse è per la minor presenza di stranieri che il reddito medio è un po’ più alto, anche se la percentuale di percettori di redditi bassi è elevata come in tutta al regione. Un altro numero che spicca, questa volta verso l’alto, è quello degli impieghi bancari, segnale di una vitalità imprenditoriale che trova conferma nella propensione a fare impresa da parte dei modicani. I numeri mostrano una crescita del sistema economico di Modica, più valore aggiunto, più imprese e più occupazione. Un risultato attribuibile a una diversificazione produttiva del territorio, accanto a realtà importanti nell’agroalimentare – specialmente nell’avicolo e alcune coltivazioni – vi è una diffusa presenza artigiana con eccellenze in alcuni comparti (cioccolateria), realtà importanti nel commercio all’ingrosso, nella grande distribuzione e nella logistica, il turismo rappresenta una voce importante nel portafoglio economico del territorio. Molte delle fortune dell’economia di Modica sembrano ruotare attorno a poche famiglie di imprenditori proprietarie delle principali società del territorio.

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