Formazione professionale. Messina (Ugl Sicilia): “Ars vari norma di rigore e legalità o sarà la fine del settore”
“Come Ugl diciamo basta, la politica si assuma fino in fondo la responsabilità del ruolo istituzionale ed auspichiamo l’avvio di una stagione di rigorosa razionalizzazione del sistema formativo regionale, dopo cinque anni di massacro mediatico in un clima di caccia alle streghe che ha finito per bloccare l’erogazione della formazione professionale a danno dei cittadini siciliani e degli operatori del settore. Quello che si è consumato è stato un vero e proprio massacro sociale nel silenzio delle massime istituzioni a partire dal Parlamento siciliano”.
A dichiararlo Giuseppe Messina, Segretario Generale Ugl Sicilia, che aggiunge: “serve una norma di rigore con effetto calmierante sul bacino degli operatori della formazione professionale, minacciati anche da nuove incredibili richieste di nuove ammissioni”.
“Si ha notizia – aggiunge il sindacalista – di un numero ingiustificato ed incomprensibile di richieste di nuove iscrizioni che supererebbe di gran lunga il migliaio di unità. Un numero incredibile che la dice lunga sulla necessità di introdurre una norma di rigore e chiarezza”.
“La nuova deputazione all’Ars – conclude Messina – ha una straordinaria occasione quella di votare una norma, condivisa dalle organizzazioni sindacali dopo un confronto continuo e proficuo con l’assessore al ramo ed il dirigente generale, per girare pagina e aprire un nuovo corso fondato su un modello incentrato su tre leve: albo ad esaurimento, priorità di assunzione dall’albo e prelievo dal secondo elenco solo dopo aver esaurito il primo o in assenza di figure ed infine, sanzione con la perdita dell’accreditamento per quel datore di lavoro che non rispetta i primi due criteri”.