Inaugurata a Palermo la nuova area del pronto soccorso dell’ospedale Civico: “Ed ora più sicurezza per il personale e riduzione delle attese”

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Nella foto da sinistra il Commissario dell'Arnas Civico Giovanni Migliore, il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci e il sindaco di palermo Leoluca Orlando

Dopo un anno e mezzo di lavori, questa mattina il Commissario dell’Arnas Civico Giovanni Migliore, il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci e l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza hanno inaugurato la nuova area di emergenza dell’Ospedale costata 4 milioni di euro.

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Il nuovo pronto soccorso dell’Arnas Civico Di Cristina Benfratelli, oltre ad essere il più grande dell’isola, si colloca tra i primi in Italia e consente di garantire un’assistenza ad alta specializzazione alle decine di migliaia di pazienti che ogni anno si affidano alle cure dei professionisti che operano nell’ospedale. Una struttura sul modello anglosassone che – secondo la volontà del presidente Musumeci – sarà esportata anche negli altri grandi pronto soccorso dell’Isola per i quali ci sono già disponibili 30 milioni di euro di fondi per il riammodernamento e cinque per lanciare un progetto di accoglienza anche con il coinvolgimento delle associazioni di volontari.

La nuova area d’emergenza si estende su una superficie complessiva di circa 2000 mq., lo spazio di cura a disposizione dei pazienti è più che raddoppiato rispetto al precedente ed è ottimizzato logisticamente. La nuova struttura ospita 50 posti letto tecnici, dei quali 14 per i pazienti che necessitano un’alta intensità di cura e 18 dedicati all’osservazione breve intensiva, eventualmente raddoppiabili nei casi di sovraffollamento. Inoltre, permette anche di distinguere i pazienti in ragione della gravità, offrendo un percorso separato per quelli in codice verde, articolato su cinque ambulatori dedicati alla bassa intensità di cura, di cui uno concepito per colloqui psichiatrici.

“Siamo particolarmente soddisfatti per aver raggiunto in 500 giorni un obiettivo atteso dai siciliani da oltre dieci anni – ha sottolineato Migliore – e per il quale ci siamo impegnati sin dall’inizio del mandato. Il nuovo pronto soccorso è grande risultato”. Il nuovo Pronto soccorso dell’ospedale Civico ha triplicato gli spazi rispetto a quello precedente. In arrivo ci sono anche una Tac e un Telecomandato per la Radiologia. Ci sono aree di trattamento ma anche di terapia intensiva” – ha aggiunto Migliore – . “Nella shock room ci sono 14 box, inoltre, abbiamo cinque ambulatori per il codice verde di cui uno dedicato ai colloqui psichiatrici. Vorremo che ci fosse un pronto soccorso distinto per i disagi sociali, un fenomeno che ha bisogno di più attenzione. C’è anche una sala di isolamento per pazienti ad alta contagiosità, un’area tecnica con 18 posti che si possono raddoppiare in caso di sovraffollamento, un’area critica con 15 posti, tutti complementari”.

Dopo le ultime recenti aggressioni in corsia, l’assessorato regionale alla Salute ha istituito un tavolo di lavoro sulla sicurezza e varato il piano di interventi concordati con il prefetto di Palermo da mettere in campo per rendere più sicuri gli ospedali.

“Abbiamo il dovere di dire basta agli episodi di violenza negli ospedali – ha sottolineato il presidente Musumeci – che non permettono al personale di lavorare in serenità. Un vero e proprio degrado morale che la nostra regione non merita”.

“Ogni anno – ha evidenziato l’assessore Razza – un terzo della popolazione italiana accede ai pronto soccorso: 1,7 milioni in un anno in Sicilia. La prima iniziativa è stata affidare alcune azioni tampone alle aziende ospedaliere siciliane come il ricovero soprannumerario, l’attivazione estemporanea di posti letto aggiuntivi, ma sono previste soluzioni strutturali come l’istituzione del ‘bed manager’, il ‘cacciatore di posti letto’ che serve a ridurre il flusso e i tempi di attesa. Inoltre bisogna riorganizzazione dei locali. Ci sono 4,9 milioni di finanziamenti per gli ospedali palermitani: 1,4 per Villa Sofia-Cervello e 3,5 per il Policlinico. In Sicilia ci sono 26 milioni già finanziati”. Tra gli interventi previsti c’è il potenziamento di videosorveglianza e vigilanza, il divieto di accesso a più di un parente nell’area di visita, la valutazione con un questionario per capire la qualità percepita. “Poi c’è i progetto ‘accoglienza’ per i pronto soccorso con cinque milioni già disponibili – ha aggiunto – riducendo l’accesso e la permanenza. Previste convenzioni con associazioni di volontariato per l’accoglienza di pazienta e accompagnatori, istituzione di aree di accoglienza prericovero, acquisto di arredi, barelle”.

“Il Pronto soccorso è un canale di collegamento – ha sottolineato il sindaco di Palermo Leoluca Orlando –  fra il territorio e le strutture ospedaliere per la gestione delle emergenze. Purtroppo questo canale diventa spesso un imbuto, con un sovraccarico di presenze, frutto a volte di carenza di strutture sul territorio o a volte di disinformazione e abuso da parte dell’utenza. Il tutto genera spesso tensioni di cui a fare le spese sono tanto i pazienti, quanto gli operatori della Sanità, ingiustamente additati quali responsabili di una situazione che ha, invece, ragioni di tipo strutturale. Oggi, questa nuovo edificio raccoglie l’invito che è venuto appunto dagli operatori sanitari e fatto proprio dal Comune e dall’Anci, perché finalmente si abbia rispetto per coloro che in questa struttura vengono per essere ricoverati o per accompagnare i propri cari e, allo stesso tempo, permetta al personale sanitario di operare in condizioni di sicurezza e serenità”.

Presenti all’inaugurazione, fra gli altri, anche il prefetto Antonella De Miro, il questore, Renato Cortese e il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Antonio Di Stasio.

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