Comune di Palermo, Forello (M5s): “Orlando non ha alcune visione”

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Ugo Forello

“Non è accettabile che il sindaco Orlando rassicuri i palermitani affermando che ‘la crisi passerà’ – dichiara il capogruppo del M5S di Palermo, Ugo Forello  Un amministratore, un politico, avrebbe l’obbligo di informare in modo corretto e trasparente i cittadini, ma la verità è che il Comune di Palermo sta attraversando una crisi senza precedenti, frutto di una gestione approssimativa e senza adeguata pianificazione, negli ultimi 6 anni”.

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“Le responsabilità dell’amministrazione sul sistema rifiuti sono evidenti, il dato della raccolta differenziata è fra i più bassi d’Italia – attacca Forello – La Rap, in particolare, negli ultimi tempi non ha migliorato le proprie perfomance, come sostiene il sindaco: i disservizi rispetto alle attività di spazzamento e nella raccolta porta a porta, infatti, sono evidenti. È per questo motivo che il Comune ha scelto di non concedere un aumento di quasi 6 milioni di euro alla Rap, proprio perché prima è necessario ‘eliminare gli sprechi e, a costi invariati, migliorare le prestazioni erogate’”.

“Sulla gestione del Tram, poi, Orlando ha affermato che ‘con il Patto per il Sud saremo in grado di garantire anche la gestione ordinaria’. Cosa significa? In altre parole vorrebbe finanziare con dei fondi straordinari, e una tamtum, un costo che l’Amat e il Comune di Palermo, invece, dovrebbero sostenere ogni anno. Noi – dice il capogruppo dei Cinquestelle – riteniamo che anche prima di approvare il progetto o il piano esecutivo di un’opera strutturale così importante, come il Tram, il Comune dovrà dichiarare dove andrà a prendere i soldi per gestire il servizio e garantire la copertura delle maggiori spese derivanti dal sistema tram nel bilancio di previsione e in quelli pluriennali. Altrimenti è meglio fermarsi in tempo e non, invece, aumentare la velocità man mano che si avvicina al precipizio”.

“Quello del bilancio consolidato sarà uno dei momenti topici in cui i nodi verranno al pettine, l’esistenza di un disallineamento di oltre 42 milioni di euro ne è la prova – denuncia Ugo Forello – Adesso, però, da una parte l’amministrazione richiede alle partecipate di annullare quasi la metà di tali pretese creditorie, ma dall’altra parte, invece, ha riconosciuto in seno alle assemblee dei soci delle società le stesse poste, quali pretese legittime”.

Il capogruppo del M5S di Palermo, infine, punta il dito sulla prassi di assegnazione diretta senza bandi: “Sul percorso culturale della città, la mancanza di un’adeguata pianificazione e di uno studio dei propri fabbisogni, ha elevato il sistema degli affidamenti diretti a regola d’arte. Niente gare e procedure concorsuali”. “Su un’ultima cosa – conclude Forello – riteniamo che Orlando abbia, ancora, mentito: sul fatto che possa rimanere fino al 2022, fino al termine della legislatura. No, non ci rimarrà, perché questa città ha bisogno davvero di cambiare strada, ha bisogno di condividere e costruire attraverso un percorso collettivo e partecipato una visione che in questo momento è assolutamente assente o, se è presente, lo è nella mente di una sola persona ormai provata, stanca e incapace di comunicare con la propria gente”.

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