Giuseppe Scianò: “Ribadiamo il diritto del nostro popolo alla istituzione in zona franca dell’intero territorio siciliano”

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Giuseppe Scianò presidente del Centro studi "Andrea Finocchiaro Aprile"

“Siciliani, stiamo attenti! E’ passato inutilmente mezzo secolo da quando il deputato regionale Modesto Sardo presentò, a Sala D’Ercole, il disegno di “legge voto” (ai sensi dell’articolo 18 dello Statuto) per ottenere che tutto il territorio della Regione siciliana fosse costituito in “zona franca” (integrale ed eco-sostenibile)… era esattamente l’11 luglio del 1967″.  “Riparliamone ad alta voce prima che sia troppo tardi”. Lo dichiara, in una nota, Giuseppe Scianò, coordinatore del Centro studi “Andrea Finocchiaro Aprile”. 

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“Ricordiamo altresì a noi stessi – continua Scianò – che quella iniziativa, a suo tempo, aveva dato la “sveglia” agli operatori economici ad alla parte più attenta dell’opinione pubblica Siciliana ad ogni livello, tanto più che la Sicilia – (allora come oggi) – era diventata, pressoché totalmente, “serbatoio vivente” di voti di scambio, a disposizione persino dei partiti Italiani Anti-siciliani e delle forze Politiche e dei rispettivi rappresentanti in Sicilia, notoriamente centralinisti ed anti-autonomisti”.

“Oggi che le statistiche confermano gli altissimi picchi di disoccupazione (giovanile e non) in Sicilia e nel Sud non possiamo e non dobbiamo consentire ad alcuno di dare per scontata alcuna rinuncia alla Istituzione della Sicilia in zona franca o, peggio, alla complicità nella infame opera di “cancellazione” della memoria di quella iniziativa che era riuscita, ancora una volta, ad infiammare l’animo dei giovani e delle persone nonché a fare risorgere la speranza di riscatto e di rinascita economica dell’intero Popolo Siciliano. Speranza di rinascita che vide la mobilitazione degli esponenti più in vista del mondo accademico e dell’intellighentia siciiaana dell’epoca.

Senza mancare di rispetto e di gratitudine a altri protagonisti citiamo al riguardo il Professor Giuseppe Frisella Vella, autore fra l’altro della relazione che avrebbe accompagnato la proposta dia legge presentata all’Assemblea regionale siciliana da Modesto Sardo.

Quel “precedente” storico, politico, giuridico e culturale non può e non deve essere cancellato dalle tante e variegate congiure antisiciliane in corso, che addirittura hanno l’arroganza di sopprimere la integrità territoriale della Sicilia.

Ci permettiamo pertanto di riportare di seguito e di diffondere nuovamente la “puntualizzazione” su questa problematica che fu effettuata in uno specifico “attivo” dell’FNS, che di fatto ebbe anche la funzione, delicatissima, di evitare la “prescrizione” dei diritti fondamentali del popolo Siciliano (della “nazione siciliana”, cioè) e che fu pubblicata sul periodico “Sicilia Indipinnenti” n. 3 del 19 Luglio 2009. Oggi, ribadiamo il diritto del popolo siciliano alla istituzione in zona franca dell’intero territorio siciliano (isole minori comprese).

 

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