Rifiuti: M5S, effettuata ispezione a Bellolampo, situazione grave. Corrao: “E’ ora di far conoscere ai siciliani quante sanzioni pagano giornalmente all’UE”

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Giampiero Trizzino (M5s)

Il deputato regionale del M5S Giampiero Trizzino, insieme al consigliere comunale del M5S Antonino Randazzo e al neo eletto deputato nazionale del M5S Adriano Varrica, ha effettuato un’ispezione nella discarica di Bellolampo a Palermo, per verificare la condizione del sito dopo la dichiarazione dello stato di emergenza da parte del Governo nazionale. 

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“La situazione è grave – dicono Trizzino, Randazzo e Varrica al termine dell’ispezione – Bellolampo rischia il collasso. Si tratta di una situazione non è imputabile alla Rap, la società che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti a Palermo, ma al Governo regionale perché temiamo che non riesca a realizzare il cronoprogramma degli interventi previsti per la discarica, come annunciato nei mesi scorsi, e indicato nell’ordinanza di Protezione civile, appena firmata da Borrelli, con la quale a Musumeci sono stati conferiti poteri speciali in materia di rifiuti”. “Abbiamo constatato che i lavori di ampliamento della sesta vasca non sono ancora partiti – proseguono gli esponenti del M5S – mentre l’iter procedurale per la costruzione della settima vasca, di fatto, non consentirà di ultimarla entro dicembre. Da mesi ripetiamo come un mantra che i poteri speciali non avrebbero risolto l’emergenza rifiuti né a Palermo né in Sicilia e l’ispezione odierna lo conferma”. Trizzino, Randazzo e Varrica esprimono altresì preoccupazione “per la gestione del processo di trattamento meccanico biologico dei rifiuti da parte della società Ecoambiente”. “Temiamo il rischio di un danno ambientale – concludono – nei prossimi giorni effettueremo una nuova ispezione”.

“Le scellerate politiche sulla gestione dei rifiuti, sulla depurazione delle acque, sul precariato e sull’inquinamento hanno approfittato del fatto che i cittadini siciliani non hanno mai saputo quanto stessero pagando per le infrazioni comminate dall’Europa. E’ ora che i siciliani sappiano quanto costano loro le scelte sbagliate della politica. La Commissione Europea renda note le cifre che i cittadini di ogni singolo comune pagano per le infrazioni delle discariche pericolose”.

A chiedere contezza del costo che grava sui cittadini di ciascun Ente  nel quale ricade una discarica pericolosa, un depuratore malfunzionante o addirittura inesistente, un territorio inquinato irrimediabilmente è l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao che chiede ufficialmente alla Commissione Europea il totale e la ripartizione finanziaria delle infrazioni che nel corso degli anni hanno continuato a violare la normativa Ue.

“La Commissione Ue – spiega Corrao – con la Comunicazione C(2017) 8720 ha aggiornato i dati utilizzati per il calcolo delle somme forfettarie e delle penalità che la stessa propone alla Corte di giustizia nell’ambito dei procedimenti d’infrazione. Per l’Italia la somma forfettaria minima d’infrazione è stata portata a 8.715.000 di euro, mentre l’importo di base per calcolare la sanzione forfettaria sale da 680 euro a 700 euro giornalieri. Per questo ritengo sia opportuno che i cittadini siciliani vengano a conoscenza di quanto debito grava sul comune o regione di appartenenza per effetto di tali gravi violazioni del diritto comunitario. Soltanto con le cifre nero su bianco, i cittadini avranno la possibilità di farsi un’idea su chi e come amministra e governa. Per questa ragione – conclude Corrao – ho chiesto all’esecutivo europeo l’esatto ammontare totale delle infrazioni ricadenti sul territorio della Sicilia, la lista degli enti locali siciliani coinvolti nelle infrazioni. Dopo la Sicilia il lavoro proseguirà per tutte le altre regioni italiane”.

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