Elezioni, fibrillazioni nel centrodestra Miccichè-D’Alì. Giusi Bartolozzi, gip presso il tribunale di Civitavecchia, capolista ad Agrigento
In vista delle prossime elezioni del 4 marzo, le fibrillazioni all’interno del centrodestra non sembrano attenuarsi: in Forza Italia si registra il rifiuto a ricandidarsi del senatore Antonio D’Alì che ritorna ad attaccare il coordinatore regionale degli azzurri Gianfranco Miccichè dopo le polemiche sulla scelta degli assessori regionali che non vedono un esponente di Forza Italia del trapanese. D’Alì lamenta il fatto che non c’è stata alcuna riunione all’interno del partito per decidere le candidature ma l’autore del famoso e irripetibile “61 a zero” non sembra preoccuparsene in modo particolare.
Puzzle quasi completato per le quattro forze che compongono la coalizione del centrodestra (Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia con Diventerà bellissima e Noi con l’Italia) – per quanto riguarda la designazione delle candidature nei collegi uninominali. Dove le coalizioni potranno presentare un solo nome condiviso e il seggio scatterà a chi avrà un voto in più degli altri competitor.
Intanto, si fa spazio l’ipotesi della candidatura di un giovane in uno dei collegi plurinominali della Sicilia. Iniziata con la provocazione delle Primarie Social dei giovani del centrodestra, la pressione sui leader della coalizione si è fatta sempre più forte, al punto da far pensare ad un cambiamento in extremis. Per il momento dalle sedi dei partiti non trapela nessuna indiscrezione, ma sui social cresce il numero di sostenitori che chiede un segnale forte di cambiamento. Un movimento d’opinione nato in pochi giorni e che sta coinvolgendo migliaia di persone in tutta Italia e la voce sarebbe arrivata anche a Roma ed Arcore, saranno ore calde di trattative. Tra i papabili, in rampa di lancio il giovane palermitano Domenico Bonanno, vincitore delle Primarie Social e leader del coordinamento nazionale “Giovani speranze del centrodestra”.
Al senato Ester Bonafede (moglie dell’ex magistrato Carmelo Carrara) e Giulio Tantillo saranno i candidati nei collegi di Palermo-Bagheria e Palermo-San Lorenzo, in quello di Marsala invece dopo la rinuncia a ricandidarsi di Antonio D’Alì, tutto è ancora in gioco. Gli altri due seggi della circoscrizione occidentale se li contenderanno l’ex assessora regionale Giovanna Candura (Gela) e Vincenzo Giambrone (Agrigento). In Sicilia orientale, la Papatheu sarà all’uninominale a Messina, mentre il leghista Angelo Attaguile andrà nel collegio di Acireale. A Catania, scontata la candidatura di Raffaele Stancanelli, mentre nel collegio di Siracusa andrà Mariella Muti.
Agli uninominali per la Camera, nel palermitano ci saranno Ada Terenghi (Palermo-Libertà), Antonello Antinoro (Palermo Settecannoli) e il deputato regionale Francesco Cascio (Palermo-Resuttana-San Lorenzo) mentre Pino Federico ci proverà a Gela dopo la sua recente mancata elezione all’Assemblea regionale siciliana. Nel collegio di Bagheria ci sarà Carolina Varchi mentre Noi con l’Italia presenta nel collegio di Monreale, il deputato uscente Saverio Romano. Altre candidature definite, quelle di Toni Scilla (Mazara del Vallo), Lillo Pisano (Agrigento) e Tiziana Pugliesi (Marsala). Nella Sicilia orientale, Matilde Siracusano nipote dell’ex ministro Antonio Martino sarà schierata anche all’uninominale a Messina mentre il leghista Carmelo Lo Monte si presenterà nel collegio di Enna e in quello di Barcellona ci sarà spazio per Franco Rinaldi. Nel Catanese, gli uninominali se li disputeranno a Catania Manlio Messina, ad Acireale Basilio Catanoso, a Misterbianco l’ex assessore regionale Giovanni Pistorio e nel collegio di Paternò Giuseppe Lombardo mentre saranno della partita anche Nicoletta Piazzese (Siracusa), Katia Bruno (Ragusa), e Daniela Armenia (Avola).
Per quanto riguarda Forza Italia al senato è certa la candidatura dell’ex presidente di palazzo Madama, Renato Schifani che sarà capofila nel collegio orientale nel listino di Forza Italia, a seguire Urania Papatheu, il magistrato Nitto Palma e Domitilla Giudice (figlia del ex deputato Gaspare Giudice). Nella Sicilia orientale a guidare la corazzata azzurra dovrebbe essere la deputata uscente Gabriella Giammanco.
Per la corsa a Montecitorio appare scontata l’elezione della ex ministra Stefania Prestigiacomo al primo posto nel collegio di Siracusa e Messina. Per la Camera sembra chiuso il listino di Forza Italia nel collegio palermitano di Palermo-Resuttana-San Lorenzo con Francesco Scoma (proveniente da Palazzo Madama), Adelaide Mazzarino (moglie di Eusebio Dalì forzista“Doc”della prima ora), Giacomo Terranova (candidato alle passate comunali a Palermo con risultati elettorali modesti) e Ada Terenghi. Nel secondo collegio palermitano: Matilde Siracusano, Ugo Zagarella e Francesco Greco. Giusi Bartolozzi, gip presso il tribunale di Civitavecchia e compagna del vice presidente della Regione siciliana Gaetano Armao, secondo alcune indiscrezioni, potrebbe essere la capolista ad Agrigento al posto di Ylenia Citino, diventata famosa per avere partecipato a “Uomini e Donne”.
Infine per la Lega ancora tutto da definire, a parte i candidati nei collegi maggioritari sostenuti dall’intero centrodestra che sono i tre uscenti Angelo Attaguile (al Senato a Catania), Alessandro Pagano (a Caltanissetta) e Carmelo Lo Monte (a Messina). In corsa ci sarebbero anche il sindaco di Aci Castello Filippo Drago e quello di Motta Sant’Anastasia Anastasio Carrà.