Chiusura scuole infanzia e asili nido comunali. Barbara Evola (Sinistra Comune): “Giuste proteste dei genitori. Bisogna rimettere al centro i servizi per l’infanzia. ‘Palermo, città a dimensione di bambino’ non deve essere solo uno slogan”. Marano: “Nessuna chiusura degli asili nido, né diminuzione di posti nelle scuole dell’infanzia”
“Condividiamo le proteste dei genitori contro la chiusura degli asili nido e delle scuole dell’infanzia comunali. L’Amministrazione, invece di intraprendere una strada politica coraggiosa investendo sui servizi per l’infanzia, sta prediligendo una logica ragionieristica in evidente discontinuità con le scelte degli anni passati. Sembra in palese in contraddizione con se stessa: da un lato parla dell’infanzia e di città misura di bambino e dall’altro smantella la rete di servizi comunali correlati . Ad ogni pensionamento non può corrispondere la chiusura di una sezione e la diminuzione di posti per i bambini. Occorre trovare le risorse per sopperire alle carenze di organico. Riteniamo urgente l’intervento in Consiglio Comunale dell’Assessora alla Scuola e dell’Assessore al Personale per comprendere quale sia la volontà politica dell’Amministrazione sui temi dell’infanzia e dell’educazione. ‘Palermo, città a dimensione di bambino’ non deve essere solo uno slogan”.
L’Assessora alla Scuola, Giovanna Marano, durante l’incontro tenuto oggi pomeriggio con il comitato delle mamme dell’infanzia comunale della scuola Garzilli e il Vice Presidente della VIII Circoscrizione ha dichiarato: “Non c’è chiusura degli asili nido, c’è una rimodulazione che prevede la riapertura di strutture chiuse da tempo. Mentre per le scuole dell’infanzia, non esiste diminuzione di posti per le bambine e i bambini, perché la soppressione prevista delle cinque sezioni comunali, dovuta al pensionamento di numerose insegnanti, verrà compensata dall’apertura di sezioni statali. L’Amministrazione viene accusata di fare equilibrismo tra missione educativa e vincoli di bilancio. E’ esattamente la condizione in cui vive la maggior parte dei Comuni italiani. Ci tengo a sottolineare che tutti gli interventi di razionalizzazione adottati per il prossimo anno si muovono per tutelare quantità e qualità dell’offerta educativa. L’Amministrazione Comunale resta impegnata alla ricerca di soluzioni percorribili che amplino nei prossimi anni gli organici delle strutture educative comunali”.