Il comitato dei lenzuoli 25 anni dopo. Giuliana Saladino e il riscatto civile di Palermo per rinnovare la memoria e l’impegno
Venticinque anni fa il “Comitato dei lenzuoli”, dopo le stragi di Capaci e Via D’Amelio, contribuiva alla sensibilizzazione popolare e alla mobilitazione collettiva contro la mafia.
Giuliana Saladino fu, insieme alla figlia Marta Cimino, l’animatrice di questa straordinaria manifestazione collettiva. Per questa ragione, l’istituto Comprensivo intestato alla giornalista del quotidiano “L’Ora” organizza due iniziative pubbliche che coinvolgeranno studenti, docenti e famiglie del quartiere San Giovanni Apostolo (ex Cep).
Venerdì 15 dicembre alle ore 11 dalle finestre dei due plessi di via Barisano da Trani n.7 saranno esposti due lenzuoli, decorati rispettivamente dalle studentesse e dagli studenti delle ultime classi della scuola primaria e della scuola secondaria, che rinnoveranno la memoria e l’impegno anti-mafia della scuola nel quartiere. A seguire i lenzuoli decorati dalle studentesse e dagli studenti delle prime classi della scuola primaria e della scuola dell’infanzia saranno esposti sulle facciate degli altri plessi della scuola (Calandrucci, Fuga, Paladini, Vivaldi)
Nella stessa giornata alle ore 16.30, presso la sala teatro della scuola, si svolgerà il convegno “Comitato dei Lenzuoli, 25 anni dopo: Giuliana Saladino e il riscatto civile di Palermo”.
I lavori saranno introdotti dal Dirigente scolastico dell’Istituto Giusto Catania. Sono previsti gli interventi di scrittori che hanno raccontato le giornate di venticinque anni fa: Roberto Alajmo e Beatrice Monroy; di due storici come Giovanna Fiume e Nino Blando che hanno analizzato il pensiero e gli scritti di Giuliana Saladino e della figlia Giuditta Cimino.
“In quei giorni drammatici avveniva un fatto unico nella storia della città – dichiara Giusto Catania – i balconi delle abitazioni di Palermo venivano addobbati con lenzuoli bianchi come segno di riscatto e di ribellione contro il dominio di Cosa nostra. La nostra scuola, nel ricordo di Giuliana Saladino, intende dare un contributo al recupero della memoria e un messaggio di impegno costante contro ogni forma di criminalità che deve partire dall’azione pedagogica della scuola.”