Messina (Ugl Sicilia): “Governo Musumeci istituisca Tavolo tecnico per salvare dal default le Camere di Commercio dell’Isola”

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Giuseppe Messina Responsabile Ugl Sicilia

Il default delle Camere di Commercio della Sicilia è dietro l’angolo, gli squilibri finanziari sono oramai conclamati e superano i 16 milioni e 50 mila euro non salvando nessuna Camera di Commercio siciliana. Lo avevamo più volte denunciato nei mesi scorsi ad un governo regionale sordo e ad una politica regionale distratta che aveva preso sotto gamba gli effetti devastanti sull’equilibrio di bilancio di tutte le Camere di Commercio della Sicilia delle determinazioni assunte dal Governo nazionale sul riordino camerale.

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A dichiararlo Giuseppe Messina, Segretario Reggente dell’Ugl Sicilia, intervenendo ai lavori della riunione di ieri a Palermo  indetta da Unioncamere Sicilia alla presenza dei presidenti e legali rappresentanti pro tempore della Camera di Commercio, Industria Artigianato e Agricoltura. Riunione alla quale Ugl ha partecipato in delegazione, presenti  Ernesto Lo Verso, Segretario Reggente della UGL FNA Sicilia e Fabio De Ninnis, Coordinatore regionale Camere di Commercio.

La riduzione del 50 per cento del diritto camerale, l’onere sul bilancio corrente delle pensioni degli ex dipendenti, unico caso in Italia, l’inerzia del governo Regionale precedente nell’adozione di opportuni provvedimenti normativi per l’autorizzazione alla costituzione del Fondo Pensionistico delle Camere di Commercio, Industria Artigianato e Agricoltura  siciliane e la mancata previsione di una disciplina transitoria nell’ambito del decreto legge recante misure per il riordino delle Camere di Commercio che garantisse la sostenibilità del peculiare sistema previdenziale proprio del  sistema camerale siciliano hanno provocato il tracollo economico—finanziario di tutte le Camere di Commercio della Sicilia.

Torniamo a ribadire quanto più volte asserito nei mesi scorsi e cioè che non era la strada corretta quella di immaginare che il semplice accorpamento delle Camere di Commercio in Sicilia avrebbe prodotto una sostenibilità economico-finanziaria. Oggi registriamo favorevolmente che il documento congiunto uscito fuori ieri dalla riunione plenaria presso Unioncamere Sicilia sia condiviso da tutti i presidenti delle Camera di Commercio, Industria Artigianato e Agricoltura  e dalle organizzazioni sindacali.

Ci associamo all’allarme lanciato dall’Unioncamere Sicilia circa l’inspiegabile, ingiustificato ed ingiustificabile riparto delle somme del Fondo Perequativo 2016 per la copertura degli squilibri dell’anno 2017 da parte del Comitato esecutivo di Unioncamere, tenutosi il 15 novembre u.s., che non ha previsto la corretta assegnazione delle necessarie risorse alle Camere di Commercio, Industria Artigianato e Agricoltura siciliane per l’anno 2017 ed abbiamo condiviso un percorso comune per chiedere al neo Presidente della Regione, Nello Musumeci ed agli assessori alle attività produttive, Mimmo Turano ed all’Economia, Gaetano Armao, di istituire un tavolo tecnico per individuare un percorso possibile per evitare il tracollo delle Camere di Commercio, Industria Artigianato e Agricoltura impossibilitate nei prossimi mesi ad adempiere alle obbligazioni di legge, con conseguenze nefaste per tutto il sistema economico non solo locale oltre che risvolti non indifferenti sul piano occupazionale.

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