Palermo, cala il sipario sulla due giorni della cooperazione sociale siciliana

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“Il rimpicciolimento demografico del Paese, la povertà del capitale umano immigrato, la polarizzazione dell’occupazione che penalizza l’ex ceto medio. L’immaginario collettivo ha perso la forza propulsiva di una volta e non c’è un’agenda sociale condivisa”. La fotografia del Censis contenuta nel 51° Rapporto sulla situazione sociale del Paese racconta di un “rancore” che può trovare soluzione solo in un processo di coesioni culturali che spingono il Paese alla riscoperta dei valori di solidarietà sociale quale fattore determinate di uno sviluppo reale fatto di economie partecipative.

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Sono stati questi gli assi attorno ai quali si è mosso il lungo dibattito del 18^ Happening della Solidarietà che ha riunito a Palermo le maggiori sigle del Terzo Settore in un’agorà fatta di confronti e proposte, tutte direzionate verso la necessità di partire dalle Reti e dalle forti interconnessioni pubblico-private per costruire quelle che Giuseppe Notarstefano, economista e Vicepresidente di Azione Cattolica, ospite di Happening, ha definito “Le tre sfide del futuro: creare buon lavoro, di rimettere al centro le persone tornando al protagonismo dei territori e di trasformare l’economia”.

L’Happening della Solidarietà è un evento annuale che la Rete Sol.Co organizza dal 2000, quale occasione di incontro e dibattito sulle politiche di welfare. In questi anni l’Happening della Solidarietà è cresciuto progressivamente di importanza diventando in Sicilia, anche per l’alto valore scientifico degli interventi, l’appuntamento più significativo e consolidato nel panorama delle iniziative mediterranee volte a promuovere le azioni delle realtà del Terzo Settore.

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