“Pensioni, i conti non tornano”. Appello della Cgil Palermo alla mobilitazione nazionale
Un appello lanciato dalla Cgil Palermo per la manifestazione del 2 dicembre sta raccogliendo l’adesione di magistrati, del mondo dell’associazionismo laico e religioso, di politici, attori, giornalisti. E’ un invito a partecipare alla mobilitazione nazionale organizzata dalla Cgil con lo slogan “Pensioni, i conti non tornano” che si svolgerà domani in 5 piazze italiane, tra cui Palermo, con concentramento alle ore 9 a piazza Crispi e corteo lungo via Libertà fino a piazza Verdi.
A Palermo, dove la manifestazione avrà carattere regionale, arriveranno 20 pullman dalla provincia palermitana e 90 pullman da tutte le altre province. Sono attese 10 mila persone. Ci saranno i lavoratori di tutte le principali aziende siciliane, da Almaviva ai Cantieri Navali, i lavoratori dei cantieri edili della Sis e della Palermo-Agrigento, delle cave, i lavoratori del commercio e dello spettacolo, dei call center, delle aziende confiscate, i precari della scuola e i lavoratori delle aziende agricole e delle fabbriche metalmeccaniche, pensionati, studenti. La mobilitazione è stata proclamata, dopo gli esisti negativi dei confronti con il governo, per cambiare il sistema previdenziale, per sostenere sviluppo e occupazione e per garantire futuro ai giovani. A Palermo, partecipa il segretario confederale Maurizio Landini, che parlerà dal palco montato a piazza Verdi, dal quale prenderanno la parola alcuni lavoratori. A concludere tutte le iniziative sarà il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, che alle ore 12.30 interverrà dal palco di Roma, in collegamento video con tutte le piazze.
Le rivendicazioni per le quali la Cgil chiede di scendere in piazza sono: bloccare l’innalzamento illimitato dei requisiti per andare in pensione, garantire un lavoro dignitoso e un futuro previdenziale ai giovani, superare la disparità di genere e riconoscere il lavoro di cura, garantire una maggiore libertà di scelta ai lavoratori su quando andare in pensione. E ancora, favorire l’accesso alla previdenza integrativa e garantire un’effettiva rivalutazione delle pensioni.
Ma le motivazioni della mobilitazione non si fermano alla previdenza. La Cgil, infatti, chiede anche di cambiare la legge di bilancio per sostenere lo sviluppo e l’occupazione, di estendere gli ammortizzatori sociali, di garantire a tutti il diritto alla salute e di rinnovare i contratti pubblici.
“Da Palermo – dice il segretario della Cgil di Palermo Enzo Campo – partirà un messaggio chiaro per il lavoro. Qui non si chiedono privilegi ma diritti, si chiede il lavoro, perché il tema delle pensioni è strettamente legato a quello del lavoro. In piazza oltre ai cori per le pensioni si sentiranno soprattutto i cori per chiedere il lavoro”. Aggiunge Enzo Campo: “Ci rivolgiamo anche al nuovo governo della Regione, che deve sbloccare grandi opere come quelle dei bacini di carenaggio della Fincantieri, che creerebbe le condizioni per il rilancio della cantieristica e dell’indotto. E a Palermo staremo con il fiato sul collo dell’amministrazione comunale per le opere delle nuove linee Tram, che valgono 500 milioni, e per la grande opportunità, data dalla Zes (zona economia speciale) per l’area da Palermo a Termini, che comprende la zona industriale di Carini e i due porti di Palermo e Termini Imerese. Una svolta che ci permetterebbe di passare a una industria 4.0, di attirare investimenti e tornare a essere produttivi. Bisogna fare uno sforzo importante, finirla con la politica delle mance, e approdare, finalmente, alla politica dello sviluppo”. Per questi motivi Cgil Palermo invita lavoratori, pensionati e giovani a partecipare per ottenere delle risposte concrete e per ridare speranza e fiducia al nostro Paese. Invita, altresì il mondo dell’associazionismo laico e religioso, della cultura e politico ad aderire e partecipare alla mobilitazione di sabato 2 dicembre. Hanno già aderito all’appello e tanti di loro parteciperanno alla manifestazione: Peppino Di Lello, magistrato in pensione, Leonardo Agueci, ex procuratore aggiunto di Palermo, Suor Anna Alonzo, centro Padre Pino Puglisi di Brancaccio, Umberto Santino, centro documentazione Peppino Impastato, Daniela Dioguardi, Udi, Vito Lo Monaco, centro Pio La Torre, Carlo Marino, docente di Storia contemporanea Università di Palermo, Alessandro Garilli, docente di Diritto del Lavoro, Università di Palermo, Pino Apprendi, ex deputato, Francesco Campanella, senatore, Erasmo Palazzotto, deputato, Massimo Milani, Palermo Pride, Lillo Ganci, Libera, Salvo Lipari, Arci Sicilia, Tommaso Gullo, Arci Palermo, Angelo Ficarra, Anpi Palermo, Letizia Colajanni, Anpi Sicilia e Roma, Ottavio Terranova, Anpi Sicilia, Elena Pistillo, attrice, Gianfranco Perriera, regista e scrittore, Salvo Piparo, attore, Ernesto Maria Ponte, attore, Consuelo Lupo, attrice, Alba Virginia, attrice, Mario Azzolini, giornalista, Anna Bucca, Cepes, Marco Campagna, Udu, Davide Camarrone, giornalista, Salvo Ricco, giornalista, Pippo Romancini, Auser Palermo, Lillo Vizzini, Federconsumatori, Zaher Darwish, Sunia Palermo, Nino Rocca, comitato XII luglio, Giovanni Zinna, Moltivolti, Dario Frasca, attore, Giovanni Montelone, sindaco di Carini, Mariangela Di Gangi, associazione Zen insieme, Serena Fleres, associazione Beatyc Beatyc.