Palermo, Flash Mob al Cep organizzato dalla scuola “Giuliana Saladino”: Cinquecento studentesse e studenti contro la violenza sulle donne
Cinquecento studentesse e studenti, dai tre ai quattordici anni, dell’istituto Comprensivo Giuliana Saladino, in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, hanno partecipato ad un Flash Mob in via Paladini (davanti il capolinea del Tram) per dire “No ad ogni tipo di violenza contro le donne”.
“Una giornata di festa e d’impegno – dichiara il Dirigente Scolastico Giusto Catania – è la dimostrazione che il ruolo della scuola nel territorio è fondamentale per costruire consapevolezza e cittadinanza. Questo è ancora più importante in quartieri che vivono marginalità sociale e geografica. Tutto ciò è stato possibile grazie all’impegno dei docenti e alla collaborazione delle famiglie.
Il Flash Mob è iniziato con la rappresentazione di un grande cuore umano, formato con i corpi delle ragazze e dei ragazzi, che aprendosi dà spazio a scene di vita quotidiana: dall’infanzia spensierata, ai giochi adolescenziali fino allo sbocciare dei primi amori, carichi di tenerezza e dolcezza. Ma la dolcezza, a volte, mostra il suo rovescio della medaglia e si rivela molto amara: diventa un amore crudele e anche criminale.
La parte centrale del Flash Mob si è mosso sulle note della ballata balcanica di Goran Bregovic, intitolata Kalashnikov, una canzone è diventata un inno contro le violenze delle guerre.
Kalashnikov, in contrapposizione alle canzoni patriottiche del periodo delle feroci guerre balcaniche che incitavano all’odio, è una canzone che esalta il ballo, l’allegria, la fratellanza e ciò viene detto nella lingua romanes, la lingua dei rom che rappresentano la comunità più perseguitata dell’Europa, contaminata con versi di una lingua non più esistente, il serbo-bosniaco, di cui è difficile avere una traduzione.
Infine, la manifestazione si è chiusa con i versi di William Shakespeare che invitato al rispetto nei confronti delle donne.